Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film
doogtooth una pellicola assurdemente asettica che mantiene la tensione
Doogtooth e una pellicola greca assurdamente asettica, che riesce a mentenere la tensione fino alla fine . La trama apparentemente semplice e quella di una famiglia il cui padre, a capo di un azienda, cerca di proteggere i tre figli figli dal mondo esterno, tenendoli reclusi nella sua villa. Per riuscire nell'impresa, l'universo fenomenico viene dipinto come irto di insidie. I genitori per corroborare tale teoria ,si inventano l'esistenza un fratello immaginario, che sarebbe morto per aver varcato la soglia della staccionata del giardino e descrivono i gatti che provengono da fuori, come animali malvagi e mortali per l'uomo.L'unica persona che varca la soglia di casa e Cristina, un addetta alla portineria dell'azienda, che ha la funzione di educare il figlio alla sessualità, ma piu nel senso di espletare i bisogni corporali. Le vicende della vita domestica, susseguono in maniera paradossale tanto che la drammaticità a tratti tocca quasi l'ilarità, nel gioco ossesivo di tenere in piedi la messinscena mefistofelica. Per quanto ben fatto non è un film adatto a tutti ma solo a chi ha il giusto mood per entrarci dentro. Perciò se avete voglia di un dramma strappa lacrime non è questo il genere, se vi immaginate di trovarvi una storia stile croneberg rimmarete con l'amaro in bocca, per che qui la monotonia della storia si fa pregna, affinchè perversamente i figli rimangano eterni infanti da educare come i cuccioli di cane. Tutto qui è monotonamente pregno. persino i titoli di coda.Voto 6,5
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