Espandi menu
cerca
Air Doll

Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film

Recensioni

L'autore

port cros

port cros

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 46
  • Post 4
  • Recensioni 673
  • Playlist 18
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Air Doll

di port cros
8 stelle

"Air Doll" del regista nipponico Hirokazu Kore-eda è una favola malinconica con una protagonista molto inusuale: una bambola gonfiabile acquistata da un uomo solo come sostituta di una compagna (e battezzata Nozomi come la sua ex ragazza), che improvvisamente "scopre di avere un cuore" e inizia a vivere una vita sua mentre il proprietario è al lavoro. Nozomi trova lavoro in una videoteca, dove incontra Junichi, un ragazzo che sembra capire e condividere la sua "diversità". Ma alla sera ritorna a casa e riprende a fingere di essere solo una bambola per il piacere del suo padrone. Durante le sue giornate di libertà Nozomi, con lo sguardo ingenuo di una bambina, inizia a scoprire il mondo degli umani che spesso non capisce e di cui si accorge di non essere parte. Solo Junichi sembra capirla fino in fondo, anche quando un "incidente" (Nozomi si buca accidentalmente e rischia di sgonfiarsi) gli rivela la sua vera identità, e con il ragazzo la bambola spera di poter vivere una "vera" storia d'amore, in cui non essere solo un "sostituto". Nozomi incontra figure che conducono un'esistenza solitaria, vivendo fianco a fianco nella grande metropoli senza incontrarsi mai. Se "la vita contiene la sua stessa assenza, che solo l'Altro può riempire", Nozomi capsice di non essere l'unica ad essere "vuota dentro", ma che questa condizione è condivisa dalla maggioranza degli esseri umani, e purtroppo la sua ricerca di un senso dell'esistenza (che la porterà anche a incontrare il suo "creatore" nella fabbrica delle bambole gonfiabili) e di legami che riempano di significato la vita è destinata all'insuccesso.
"Air Doll" è una triste e commovente riflessione di Kore-eda, condotta attraverso poetiche immagini, sulla solitudine dell'essere umano nella società moderna, girata con le sua consuete delicatezza e sensibilità che sono caratteristica di ogni suo film. Stupenda la fotografia di Ping Bin Lee,che ci regala immagini di rara bellezza e poesia. Notevole l'intepretazione dell'attrice coreana Du-na Bae in un ruolo certamente non facile.

P.S.: un ringraziamento speciale a alan smithee che mi ha fatto scoprire questo regista straordinario e mi ha regalato il DVD di questo film!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati