Regia di Bahman Ghobadi vedi scheda film
Docu-film fatto di immagini "rubate" al regime iraniano, e per questo estremamente vero. Ghobadi punta la cinepresa sull'universo della musica underground di Teheran e ci mostra ragazzi che scopriamo non dissimili dai loro coetanei occidentali: le differenze culturali ci sono, ma il linguaggio dei sogni è universale. Lodevole, sincero e necessario nella denuncia, il film di Ghobadi difetta però nella messa in scena. La sceneggiatura latita e il grido di libertà affidato alle note si perde in un montaggio più vicino al videoclip che al cinema. Forse alle immagini che accompagnano le canzoni avrebbero giovato i sottotitoli dei testi per guadagnare in incisività. Un plauso per il coraggio e l'intenzione ma, da un punto di vista filmico, la pellicola è pesante e ripetitiva nei temi.
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