Madame Dubarry, favorita di Luigi XV, s'innamora di un giovane di corte, ma è costretta per la sua posizione sociale ad abbandonarlo. Lo ritroverà nelle file dei sanculotti, allo scoppio della Rivoluzione, e finirà ghigliottinata.Grande produzione Ufa del filone "grande affresco storico". Qui siamo ancora lontani dal famoso "Lubitsch touch", ma non mancano dei momenti ironici che lo preannunciano.
Ultimo film che guardo del ciclo sul muto tedesco; non ne ricordavo i pareri critici, né il fatto che è di Lubitsch, e credevo di vedere il peggiore film del ciclo; invece è il migliore, o almeno fra i migliori: la bravura di Lubitsch si può apprezzare bene confrontando il suo film con quelli altrui dello stesso periodo, stucchevoli, noiosi, banali nelle soluzioni espressive, ripetitivi. Un… leggi tutto
La storia di Madame DuBarry, favorita del re di Francia Luigi XV e al contempo amante di un importante diplomatico e di un popolano, destinata a finire ghigliottinata nel 1793.
Uno dei lavori accettati da Ernst Lubitsch più come un sacrificio professionale che come una realizzazione artistica, questo Madame DuBarry è una pellicola dalle tematiche storiche e dalla durata… leggi tutto
La storia di Madame DuBarry, favorita del re di Francia Luigi XV e al contempo amante di un importante diplomatico e di un popolano, destinata a finire ghigliottinata nel 1793.
Uno dei lavori accettati da Ernst Lubitsch più come un sacrificio professionale che come una realizzazione artistica, questo Madame DuBarry è una pellicola dalle tematiche storiche e dalla durata…
Film tra storia e melodramma, Madame Dubarry si muoverebbe assai male tra due generi da maneggiare con cura, se non fosse per il regista, che sa infondere ironia in una storia che a più riprese rischierebbe di scivolare nel lacrimevole e nel feuilleton.
Il rischio è quello di voler raccontare la storia "dal buco della serratura", attraverso una serie di vicende…
Ultimo film che guardo del ciclo sul muto tedesco; non ne ricordavo i pareri critici, né il fatto che è di Lubitsch, e credevo di vedere il peggiore film del ciclo; invece è il migliore, o almeno fra i migliori: la bravura di Lubitsch si può apprezzare bene confrontando il suo film con quelli altrui dello stesso periodo, stucchevoli, noiosi, banali nelle soluzioni espressive, ripetitivi. Un…
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