Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Vi è più di un semplice sentore che quanto viene qui narrato abbia in realtà ben poco di storicamente attendibile. Comunque, anche prescindendo da questi dettagli (che ribadisco sarebbero stati auspicabili), per me il film è stato una cocente delusione, temo originata da un'eccessiva aspettativa, avendone sentito tessere le lodi in ogni dove.
L'idea era quella di dare un contesto drammatico, serio e intriso di melodramma, all'avvento di un Cristianesimo sempre più dominante, con le ineluttabile ripercussioni sulla politica romana e il Giudaismo locale. Il tutto intorno all'eliocentrica (l'analogia era forse voluta?) interpretazione di Rachel Weisz nel ruolo di Hypatia.
Tentativo onesto, che però coinvolge a stento, talvolta infastidisce e soprattutto non riesce ad essere veramente credibile nella metodologia con la quale le tematiche sono approcciate, complice forse un cast di contorno "ingessato" come non mai, ma che non può affatto giustificare quelle che sono invece le responsabilità nella stesura della sceneggiatura e nella gestione complessiva e d'insieme dell'opera. Voto: 2,5/5.
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