Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Chabrol si confronta con l’archetipo del suo cinema, il testo che per primo ha definito il nucleo tematico “scheletri nell’armadio della borghesia provinciale francese”. Date le premesse, il risultato poteva essere migliore: il film è decorativo ma piatto, non riesce a rendere la complessità della pagina scritta. Delusione parzialmente riscattata da una Huppert grande come sempre.
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