Regia di George Miller vedi scheda film
Per i fans originali dei primi due film della saga di "Mad Max" il terzo, che oltre al creatore della serie George Miller portava la firma in regia di George Ogilvie, fu un pò deludente: c'era chi voleva vedere più violenza che in "Interceptor" I e II, mentre il timone virò verso una fantascienza avventurosa meno pessimistica, visto il finale che punta su un incerto ma effettivo futuro riguardo nuove generazioni. Qualche penna lo definì addirittura "disneyano", ma è un aggettivo che mal si accorda con le scorribande del sagace ex-poliziotto divenuto un ramingo cui i guai spesso non mancano: il capitolo finale della serie (avrebbe dovuto uscirne un quarto con Max molto invecchiato poco tempo fa, ma non se ne è fatto più niente) ha buoni spunti, come la città sostenuta da un'energia creata nel sottosuolo con gli escrementi dei suini, e un buon pezzo di cinema d'azione come l'inseguimento che chiude la pellicola tra gli sgherri della cattiva "Aunty Entity" interpretata da una seducente Tina Turner prestata al cinema per l'occasione( ma non era la prima volta) e i ragazzi guidati dal protagonista. Soffre qualche lungaggine, ma lo spettacolo è di discreto livello, meno ruvido dell'episodio precedente, ma con una rarefazione del racconto tipica del cinema australiano di qualche anno fa.
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