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Non è ancora domani (La pivellina)

Regia di Tizza Covi vedi scheda film

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La recensione su Non è ancora domani (La pivellina)

di supadany
8 stelle

Piccolo film basato su una storia semplice e minimalista, ma anche contraddistinto da peculiarità davvero importanti, come l’essere riusciti, in maniera straordinaria aggiungerei, a seguire le movenze di un’infante all’interno di un ambiente molto lontano dalla società che i mass media pubblicizzano e che odora vivacemente di ritorno al passato o almeno di allontanamento temporaneo dalla realtà.

Patrizia (Patrizia Gerardi), mentre vaga per il suo quartiere alla ricerca del suo cane scomparso, trova Asia (Asia Crippa), una bambina molto piccola, abbandonata dalla madre.

Invece di andare dalla polizia, come gli consiglia il compagno Walter (Walter Saabel), decide di tenerla con se e così la sua vita, come quella di Tairo (ragazzino della roulotte accanto), assume nuove connotazioni speciali, tra uno spettacolo circense senza spettatori e un’improvvisata festa di borgata in omaggio della piccola.

Ma un giorno la vera madre sembra volersi rifare viva.

 

 

La coppia di registi segue i suoi personaggi riuscendo a lasciare la sensazione che il tutto si svolga in maniera molto naturale, senza costrizioni, ma secondo le esigenze di persone vere (ed il fatto di utilizzare attori non professionisti aiuta parecchio) e del momento.

Così lo stile è molto vicino all’occhio proprio di un documentario, ma la cosa assolutamente stupefacente è la bravura della piccola Asia (la pivellina del titolo) che conquista letteralmente la scena, un po’ come se fosse tutto un gioco, con i suoi sorrisi contagiosi e le sue parole trasformate da un linguaggio ancora in divenire.

Ovviamente questo “miracolo” avviene anche grazie ai registi che sono riusciti a mostrare rari momenti di vita reale, avvalendosi anche di un’ambientazione molto particolare come un parcheggio, un minuscolo circo non frequentato, vita in roulotte, ma anche valori di convivenza che oggi paiono per lo più dimenticati negli anni che furono.

In sintesi “La pivellina” è un piccolo dono, un film da vedere con occhi diversi (ovvio che come film in senso stretto paga la sua genesi) per vivere emozioni che troppo spesso ci dimentichiamo esistano.

 

Tizza Covi

Per il tipo di film che ha realizzato il suo lavoro è stato ottimo. Poi il voto è solo in parte mitigato dall'essenza stessa dell'operazione.

Patrizia Gerardi

Capelli rosso evidenziatore, umanità comunemente rara.

Walter Saabel

Si muove come se fosse a casa sua.

Tairo Caroli

E' un pò come parlarci insieme.

Asia Crippa

Non le dò un voto esplicito ( così piccola non si può, eheh), ma è davvero incredibile, un dono della natura. Fenomeno.

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