Regia di Tizza Covi vedi scheda film
Ecce bimbo.
In una periferia romana oltre le soglie del degrado arriva un piccolo angelo a illuminare le vite di Patti e di tutti quelli che le abitano vicino nella sua roulotteville.E' Asia, due anni appena, due occhi che sembrano piccole gemme appena rubate al cielo e riccioli che hanno i riflessi color del grano e che le incorniciano gentilmente il bel volto.
La vita di Patti ,del marito e del giovane Tairo, appena quattordicenne ma con una faccia di chi ne ha viste molte di più nella vita di quanto autorizzi a pensare la sua età, è illuminata da una nuova, piccola, splendente stella polare.
Il film dei documentaristi Tizza Covi e Rainer Frimmel non rilegge la realtà odierna sociologicamente come fanno i Dardenne, non ha pretese filosofiche.
Semplicemente la filma.
Non è ancora domani(La pivellina) è un'opera neorealista del nuovo millennio che pedina da molto vicino, quasi con affetto, i personaggi che la animano con la loro profonda umanità, col loro sorriso sempre pronto ad apririsi nonostante una vita che definire difficile appare quasi un eufemismo.
Addirittura sembra che gli attori( che conservano il loro nome anche nella finzione e che sono tutti rigorosamente non professionisti) non abbiano una sceneggiatura su cui basarsi ma la costruiscano loro momento per momento con la loro capacità di improvvisare.Forse non li recitano neanche i loro personaggi. Recitano( ma forse è meglio dire semplicemente vivono la propria vita in una pellicola in cui è veramente arduo distinguere ciò che è reale e ciò che è fiction.
E poi c'è lei, Asia Crippa, bambina che diresti abbia un talento straordinario per stare davanti alla macchina da presa se solo lei fosse consapevole di essere inquadrata momento per momento.
La sua spontaneità, il suo sguardo ora innocente ora accigliato, le sue parole che a quest'età sono poco più che lallazioni, la sua dolcezza nel rapporto con Patti e Tairo varrebbero da soli la visione del film.
Non è ancora domani( La pivellina) è un colpo basso inferto al ventre molle della ricchezza ostentata.
Pur vivendo una quotidianità fatta di difficoltà continue per questi personaggi non c'è spazio per l'autocommiserazione o per la retorica della lacrima facile da strappare allo spettatore.
Sprizzano sempre ottimismo da tutti i pori perchè in fondo , comunque sia e qualunque essa sia, una vita deve essere sempre vissuta nel modo migliore possibile e vale sempre la pena viverla.
E'questo il messaggio, importante, che lascia in eredità questo piccolo, delizioso film....
molta macchina da presa a mano e tanto spazio ai suoi attori non professionisti
ottima
non male
molto bravo
straordinaria
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta