Regia di Riad Sattouf vedi scheda film
Cambia volto la commedia adolescenziale francese a 30 anni da Il tempo delle mele. Meno lineare di quella statunitense nel raggiungere ma poi perdere ancora il riscatto, è passata nel corso del tempo dal volto solare di Sophie Marceau a quello smarrito del sorprendente Vincent Lacoste nei panni di Hervé, 14 anni, in piena metamorfosi ormonale, che vive con la madre invadente e frequenta amici sfigati fino a quando non riceve le avances di una delle ragazze carine della classe. La vita tutta nella sua testa. Con la macchina da presa che lo insegue spesso ad altezza spalla con traiettorie alla Elephant di Gus Van Sant e quell’insieme di rabbia, tenerezza e miscuglio di linguaggi che producono l’incontrollata energia del Kechiche di La schivata. Scuote e seduce quest’ottimo esordio dietro la macchina da presa del fumettista francosiriano Riad Sattouf, presentato a Cannes nel 2009 alla Quinzaine e vincitore nel 2010 del César come migliore opera prima. Il primo bacio rappresenta un’altra variante sul genere in Francia, tra forme del desiderio (il voyerismo, con Truffaut e il negozio di scarpe di Baci rubati o le proiezioni di Irène Jacob e Valeria Golino, qui in versione mamma sexy in un video), i segni (forse) autobiografici e le inquietudini silenziose dopo quelle di Sylvie Verheyde (Stella), Céline Sciamma (Tomboy) e le sorelle Coulin (17 filles). Con un finale che potrebbe essere un altro inizio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta