Regia di Pedro Costa vedi scheda film
Un non-film che nasce dalle riprese video, effettuate da Pedro Costa e dai suoi collaboratori, dedicate alla figura dell'attrice e cantante francese Jeanne Balibar. Il regista portoghese gira in un bianco e nero denso, che inghiotte i corpi dei musicisti intenti nelle loro esecuzioni. A Costa non interessa il lavoro finale, quanto il processo di composizione: infatti, il regista, alle esecuzioni live, affianca sovente le prove, continue ed insistenti, che costituiscono il nucleo pulsante del film.
Ne change rien è per questo un'opera vicina al cinema di Andy Warhol, e in particolare al suo film sperimentale sui Velvet Underground. Costa conserva sostanzialmente ciò che chiunque altro regista avrebbe tagliato, per focalizzare l'attenzione su tutti i processi che costituiscono il mondo della musica - spesso rappresentato unicamente come un "prodotto", fatto e finito. Ne scaturisce un film tanto ostico quanto affascinante, che continua con coerenza - benché con eccessiva problematicità - il percorso di questo vero outsider della cinematografica mondiale.
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