Regia di Alain Cavalier vedi scheda film
Non è un ritratto di Irène Tunc, attrice e moglie del regista Alain Cavalier, morta in un incidente stradale nel 1972: è piuttosto il resoconto di una ricerca delle tracce che ha lasciato nella memoria di chi è rimasto. Saltano fuori vecchie agende e foto ingiallite, si rievoca la vita da lei trascorsa prima di conoscere il marito, si ricostruisce attimo per attimo il giorno della sua morte, si tenta di immaginare quale attrice potrebbe interpretarla (Sophie Marceau?): si fa di tutto per tentare di trattenere i ricordi che il tempo, inesorabilmente, sbiadisce. In certi momenti è una visione insostenibile: impressiona il fatto che a quasi quarant’anni di distanza la ferita non si sia ancora rimarginata, che l’elaborazione del lutto non sia ancora compiuta. Ma per questo motivo è anche un film così personale, così intimo, che il suo unico spettatore ideale coincide con l’autore: a guardarlo, ci si sente come chi spia dal buco della serratura.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta