Trama
Do-joon ha 27 anni ed è l'unica ragione di vita di sua madre, che, per mantenersi, gestisce un piccolo dispensario di piante medicinali e pratica l'agopuntura. Il giovane è ben lungi dall'essere indipendente e la sua ingenuità lo porta a comportarsi a volte in modo stupido e pericoloso, il che rende sua madre ansiosa. Una notte, mentre torna a casa ubriaco, incontra una studentessa che segue per un po' prima che scompaia in un vicolo buio. La mattina dopo, viene trovata morta e Do-joon è accusato del suo omicidio. Tra poliziotti pigri che pensano solo a portare a termine le loro indagini e un avvocato incompetente e venale che rinuncia di occuparsi di un caso così poco redditizio, la madre si rifiuta di credere che il suo amato figlio sia colpevole e intraprende immediatamente le proprie indagini per trovare l'assassino della ragazza. Armata di straordinario coraggio e di uno smodato istinto materno, si mette in viaggio, da sola, alla ricerca dell'assassino della giovane donna, ascoltando l'amore incondizionato che solo una madre può provare: fino a che punto sarà disposta a spingersi per salvare suo figlio.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Tutti hanno una madre, e tutti hanno un'idea precisa di cosa sia una madre: è la persona che ciascuno di noi ama di più, la più gentile, e al contempo la più irritante. Sono molti i sentimenti che si contrappongono quando si ha a che fare con questa figura, e questo perché la relazione tra un figlio e sua madre è alla base di tutte le relazioni umane. Innumerevoli romanzi, film e programmi televisivi si sono avvicinati alla figura materna, ma io volevo esplorarla in un modo che fosse mio peculiare, funzionale a scoprire dove potevo portarla a livello cinematografico, per poi spingerla fino all'estremo.
Volevo fare un film che scavasse in profondità, in ciò che è caldo e potente, come il cuore di una palla di fuoco. In questo senso, la mamma è una sfida cinematografica per me, perché nei miei film precedenti erano tutte storie che tendevano a estendersi: se un caso di omicidio (Memorie di un assassino) mi ha portato a parlare degli anni '80 e della Corea, e l'apparizione di un mostro (The Host), mi ha spinto a parlare di una famiglia, della società coreana e degli Stati Uniti, Madre è, al contrario, un film dove tutte le forze convergono verso il cuore delle cose. Avere a che fare con la figura materna è un déjà vu ma vedo questo film come un nuovo approccio e spero che venga percepito anche dagli spettatori, come qualcosa di familiare ma estraneo".
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Il regista non smentisce le sue grandi capacità, curatissime le riprese e la fotografia. Bellissima la colonna sonora. Le mie perplessità rimangono sulla trama che sebbene abbia ondeggi nelle atmosfere tra il giallo e il mistero, rimane banalmente ancorata alla disabilità mentale del figlio della protagonista, attraverso la quale tutto rimane vago.
commento di GARIBALDI1975Altro film interessante di Bong Joon-ho, tuttavia, esclusa la madre, non ho sentito la stessa forza descrittiva percepita con altri suoi personaggi e nemmeno la stessa efficacia estetica con la quale ci descrive la sua Corea. Sempre potenti, invece, i legami familiari e il messaggio culturale che, anche questa volta, ti investe in pieno volto.
commento di akaBiLa Donna/Madre e la sua invincibile onnipotenza secondo Joon-ho Bong
leggi la recensione completa di yumeRispetto ad altre opere del regista, qualcosa non funziona a dovere. Il film sembra più affidato agli attori e alle tipiche situazioni "alla Bong" che a una sceneggiatura convincente. Ci sono cali di ritmo, la storia appare più sfilacciata e a volte eterodiretta. Il coinvolgimento è molto meno intenso. Voto: 6+
leggi la recensione completa di andenkoL'insostenibile pesantezza del ricordo.
leggi la recensione completa di _Kim_Tempi perfetti, attori superlativi: grande cinema, un cinema che disturba e che non si dimentica
leggi la recensione completa di luca826Non mi ha coinvolto particolarmente,anche se l'interpretazione della madre disperata è stata ottima.voto 5
commento di wang yuFilm di una bellezza sconcertante. Sconcertato dalla assenza di distribuzione lo consiglio a tutti quelli che dichiarano di amare il buon cinema.
commento di Terabyte