Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Semplicemente delizioso. Ingenuo e schiettamente divertente, come solo il cinema di una volta sapeva essere.
Colpiscono, in particolar modo, le interpretazioni dei bambini, davvero bravissimi (molto più talentuosi di tanti pseudo-attori da filodrammatica delle nostrane fictions di prima serata!): prima fra tutti, l'adorabile Patrizia Canevari (sarà stata parente del regista Cesare?), che avrebbe senz'altro meritato una carriera più proficua e duratura ma che, al contrario, ha recitato in un solo altro filmetto, l'anno successivo, per poi sparire nel nulla. Ingrato destino, comune a molti altri enfants-prodiges dello schermo.
In conclusione, un piccolo e misconosciuto gioiello, per-ragazzi-ma-non-solo, da godere "a cuor leggero" e da riscoprire assolutamente.
Curiosità: gli aiuti registi di Matarazzo, qui, sono nientemeno che Ettore M. Fizzarotti, Tonino Valerii e Aldo Grimaldi.
Il grande e compianto Armando Trovajoli realizza una colonna sonora leggera e funzionale, impreziosita dalla canzoncina dei titoli di testa, una sorta di marcetta-filastrocca cantata da un coro di arzilli bambinetti (forse gli stessi piccoli attori? Chissà!), dal testo spiritoso che esordisce come segue: "Fateci largo, noi siamo i cacasotto (sic!)...".
Sapiente, amena e lieve. Degno canto del cigno di un grande Maestro del nostro cinema, che all'estremo tramonto della sua carriera, e della sua vita, recupera la purezza, la grazia e la ludica poesia dell'infanzia, per tornare e farci tornare, "dentro", bambini.
Sorprendente talento precoce, avrebbe meritato di crescere artisticamente nel tempo. Si è invece "eclissata" dopo un paio d'anni (come, del resto, gli altri suoi compagnucci di set), non è dato sapere se per scelta o per mancanza di nuove occasioni. In ogni caso, dopo la visione del film, fra tutti i bravissimi mini-protagonisti è lei che resta più in mente, tanto è incantevole, spontanea e divertente.
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