Regia di Frank Henenlotter vedi scheda film
Due ex gemelli siamesi, Duane, ragazzo all’apparenza normale ma dalla mente instabile, e Belial, mostriciattolo dalle pulsioni violente, si recano a New York in uno squallido albergo con l’intento di ritrovare e uccidere tutti i dottori che anni addietro hanno effettuato l’operazione che li ha separati.
Prodotto grottesco dal bassissimo budget ma non privo di idee che ha avuto anche due sequel, decisamente più improntati verso l’umorismo nero, mentre qui trova largo spazio il legame viscerale e morboso tra questi due fratelli, incapaci di vivere separati e in fondo molto simili, entrambi malvagi, cinici, disadattati. Non meno mostruosi appaiono i personaggi te che li circondano, tutti dediti ai vizi e ai propri tornaconti personali.
Seppure sia lontano dall’incutere vera paura, la tensione si mantiene discreta, anche grazie all’espediente di mostrare gradualmente il volto del deforme assassino, e nonostante gli attori non sono dei gran talenti e i trucchi grossolani lascino molto a desiderare, un finale meno prevedibile del previsto salva in parte un filmetto che è diventato a suo modo un piccolo cult del cinema horror di serie B.
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