Regia di Antonio Leonviola vedi scheda film
Gli uomini talpa emergono dalla loro città sotto terra per conquistare il regno di Aran e imprigionarne il principe erede al trono; soltanto Maciste è così coraggioso da affrontare il malvagio popolo sotterraneo e, pur fatto prigioniero a sua volta, saprà far valere le sue ragioni.
Lotte a mani nude, muscoloni, eroi, creature mostruose e una trama sostanzialmente composta da pochi e semplici elementi, che vertono attorno alla vendetta di un torto oppure al ripristino di una situazione di pace. Stiamo parlando chiaramente del peplum, il genere mitologico tanto in voga nei primissimi anni Sessanta in Italia, sulla falsariga (falsissima, anzi) degli analoghi - come contenuti - prodotti americani girati negli anni immediatamente precedenti nel Belpaese; la forma è naturalmente resa miserrima dai budget ultraridotti e dalle scritture, regie e interpretazioni solitamente approssimative. Qui dietro la macchina da presa siede Antonio Leonviola (che si firma con il solo cognome, vezzo usuale), già sufficientemente esperto, ma proprio per questo non giustificabile in alcun modo per aver licenziato questa pellicola di nessuno spessore e fasulla per forza e per amore; la sceneggiatura di Marcello Baldi, in quegli anni frequentatore del filone, sfiora ripetutamente il ridicolo involontario e, quando non lo fa, è solo perchè approda volontariamente nel ridicolo. Maciste lotta contro una tigre (addormentata, si capisce) e un gorillone (farlocco, si capisce), la regina cattiva è Moira Orfei e quella che dovrebbe essere la bella principessa buona è Raffaella Carrà (!): con tali presupposti è difficile aspettarsi granchè di buono da Maciste l'uomo più forte del mondo. Di buono c'è perlomeno la presenza in scena di Mark Forest, habituè del genere, nei panni del protagonista: una garanzia di fisico prestante e rigonfio, sebbene la credibilità dell'interpretazione lasci un po' a desiderare; sul set anche Gianni Garko, Graziella Granata e, in un ruolo centrale, il semisconosciuto Paul Wynter. Da segnalare che qualche mese più tardi uscirà Maciste, il gladiatore più forte del mondo (regia di Michele Lupo), seguito a ruota da maciste, l'eroe più grande del mondo, diretto dallo stesso Lupo: entrambi con Forest protagonista, ma le trame dei tre film non hanno alcuna attinenza l'una con l'altra. 2,5/10.
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