Regia di Mark Waters vedi scheda film
Un mucchio di situazioni e di personaggi scontati si affastellano su un canovaccio che sa di dejà vu. Tutto qui il sunto di “La rivolta delle ex”, ennesima pellicola romantica in cui uno sciupafemmine senza cuore (McConaughey) (stavolta a causa degli insegnamenti di uno zio donnaiolo quasi di mestiere (Douglas)), finisce per redimersi per poi fidanzarsi con la donna della sua vita (Garner), l’unica capace fino ad allora di resistergli, nonostante fosse segretamente innamorata di lui.
Nulla di nuovo sul fronte commedia, a parte registrare la presenza dell’inedita coppia Jennifer Garner - Matthew McConaughey. Per il resto si tratta del classico filmetto romantico, forgiato attorno ai gusti tipici delle Bridget Jones dei nostri tempi, con qualche momento di sentimentalismo e tanti cliché, ma con l’aggravante di un ritmo decisamente sonnolento. Indicato per chi cerca conferma del concetto che in un film tutto sia possibile, tale è la metamorfosi del protagonista, da spietato tombeur de femme misogino e senza scrupoli, a paladino mondiale del romanticismo. Interessanti, ma non sufficienti, gli inserti dei “tre fantasmi dell’amore”, mutuati da quelli natalizi dickensiani e della figura politically uncorrect dello zio Wayne, protagonisti di una convincente atmosfera onirica.
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