Regia di Johnnie To vedi scheda film
Ho trovato questo film ben poco omogeneo. Alterna cioè momenti alti, di bel cinema, o momenti di bella azione, ad altri molto minori, che spesso scivolano nella cazzata. E allora io sarei per un 6 – 7 , malgrado una critica troppo entusiasta (ma vedo che il grande pubblico la pensa più o meno come me).
Il regista, l’iper – prolifico Johnnie To, giunto al 50°-60° film, è bravino, si vede e lui lo sa, e un po’ ci si imbroda. La storiella non è nulla di nuovo, l’unica originalità è il killer smemorato (poi mi pare già sentita anche questa), e per quel tipo di professione, direi che è un bell’handicap. Il nostro è uno straordinario Johnny Hallyday, attore eccelso, credibile e vero; gli altri sono tutti attori orientali, tranne la di lui figlia, che ha una parte minore.
Siamo nel gangster movie, dove una strage va lavata col sangue. Tra le varie scemenze, non si può dimenticare una sparatoria in mezzo a balle di carta, ma soprattutto prima, l’esercitazione al tiro, dove vedi questi infallibili che a forza di sparare tengono in piedi una bici, poi, in un vero scontro a fuoco, dove volano centinaia di proiettili ma quelli a segno si contano su una mano.
Comunque, il tutto è piuttosto godibile, si fa vedere, ma soprattutto grazie all’eccellente protagonista (tutti bravi gli attori, comunque).
Il film partecipò addirittura a Cannes, ma vinse Il nastro bianco, decisamente superiore.
Mah, non ho visto molto di lui, in verità, e non sono un suo fan. Bravo è bravo.
fantastico, regge il film.
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