Regia di Johnnie To vedi scheda film
Questo film ha degli innegabili punti di forza e riesce, tutto sommato armoniosamente, a far convivere nello stesso momento le atmosfere del noir, le tematiche del cinema orientale ed i tratti più consueti degli action movie d'oltreoceano con qualche punta di splatter. La fotografia è ottima, la regia di gran tecnica e gli attori convincenti e incisivi. La tematica della vendetta, onnipresente nella filmografia orientale, una volta tanto viene affrontata da un punto di vista più insolito e interessante. Nonostante tutto questo però, il film merita appena una sufficienza perché non riesce ad apparire mai davvero credibile o verosimile. Tutti parlano tutte le lingue perfettamente (come se fosse normale che a Macau tutti parlino correntemente l'inglese laddove le lingue nazionali sono il portoghese ed il cinese), i sicari sono anche ottimi chirurghi che nel giro di niente rimettono in sesto corpi maciullati dalle pallottole e si rialzano come nulla fosse stato, le sparatorie sono a dir poco inverosimili con nugoli di pallottole che attraversano l'aria senza mai colpire nessuno nonostante colpi ravvicinati, non mancano nemmeno i classici assurdi del pistolero solitario che fa fuori un'intera scorta con una pistola con caricatore da 1500 proiettili per non parlare del fatto che i quattro vendicatori riescono a tenere su una bicicletta a forza di pallottole (scena in verità molto suggestiva) ma quando poi hanno dei nemici a distanza ravvicinata ciccano un colpo dopo l'altro. Evitabili, a mio avviso, molte scene splatter tra cui quella nel finale eccessivo e l'incontro illuminante che arriva nell'epilogo, sulla spiaggia. Voto: 6.
Buona.
Il finale, si poteva chiuderlo in maniera meno banale; gli spunti c'erano tutti ed avrebbe dato un tocco artistico che invece è mancato.
Buon cattivo, sta antipatico quanto basta.
E' l'altro punto di forza a livello recitativo, molto carismatico.
Perfetto per il ruolo, ha stile, un volto espressivo e particolare.
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