Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
Viaggio allucinato attraverso i pensieri, le connessioni nervose e gli scenari degradati di un tossicodipendente. Tutto è vissuto in soggettiva con gli occhi del protagonista o piuttosto quelli della sua anima che appare sbandata ed irrimediabilmente corrotta come i sensi oramai assuefatti dalla droga. Il ritmo a tratti si affossa negli andirivieni della telecamera da una stanza all'altra, nella sospensione sulle luci che illuminano le sinapsi infuse di droga, nella sospensione del tempo figlia dello smarrimento. Se volete avere idea di cosa si prova con un trip, guardate questo film. L'idea non è male ed il quadro che ne esce è quantomeno verosimile ma la storia di fondo non ha poi molto da dire; la solita solfa sui drogati ed il tunnel nel quale finiscono per precipitare. Eccessivo anche l'indugiare nelle scene di sesso, soprattutto nel finale, sebbene le onde luminose che emanano dai membri maschili suggeriscano un significato altro. Film particolare di difficile valutazione.
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