Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
Dopo il controverso 'Irreversible' del 2002, l'argentino Gaspar Noè torna con questo trip psichedelico ambientato in una Tokio parente prossima della Los Angeles di 'Blade Runner', brulicante di insegne e luci al neon, dove vivono Oskar (Nathaniel Brown) e la sorella Linda (Paz de la Huerta), il primo spacciatore e la seconda lap dancer.
A seguito di un'imboscata il ragazzo farà una brutta fine ma, da qui in poi, inizierà a vagare in una specie di limbo dal quale sembra mantenere un legame con la sorella.
Dai titoli di testa, montati in maniera vorticosa e solcati da una musica a palla, bruscamente si passa alla storia narrata inizialmente secondo la soggettiva di Oskar fino all'evento tragico e poi con ampissime e elaborate panoramiche, spesso in perpendicolare al punto inquadrato, il tutto interrotto più volte da flashback dell'infanzia (traumatica) dei due giovani che ricordano per il taglio delle luci i film di Malick.
Un'opera molto ambiziosa e forse un pochino pretenziosa ma che parla di tematiche universali e misteriose come la vita dopo la morte e i legami familiari ricorrendo a soluzioni visive molto affascinanti.
L'unico rammarico è non averla potuta apprezzare in sala.
Voto: 8 (visto in v.o. su YouTube)
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