Peping, studente di crimonologia, viene reclutato da un suo compagno di scuola, Abyong, per un lavoro speciale: andare a riscuotere per conto della malavita organizzata il pizzo imposto a varie attività commerciali di Manila. I soldi facili che entrano in tasca a Peping vengono tutti spesi per Cecille, la sua fidanzata, anch'essa studentessa. ma quando Cecille accetta la proposta di matrimonio di Peping, il ragazzo ha di colpo bisogno di molti più soldi per pagare la cerimonia. Abyong ha però una proposta da fargli: un nuovo lavoro "speciale", molto meglio pagato.
Note
L’iperrealismo di Mendoza, in principio, assorbe Manila: il sound design scolpisce il caos misero e gioioso del giorno, la mdp coglie in 35 mm la luce, gli umori, gli usi della capitale. Poi viaggia al termine della notte, acuisce lo stridere dei rumori, sgrana il buio in digitale, soffoca Peping in spazi chiusi e durate infinite. Mendoza gira come se il cinema non esistesse, umilia ogni retorica, sposa e punisce il desiderio voyeurista, raggiunge le viscere della realtà. E trasforma una banale parabola cristiana di perdizione in una sconcertante, concreta esperienza d’inferno.
Kinatay è il resoconto di una notte di massacro(che è appunto il significato del titolo). Un film il cui intento è trasudare realismo a ogni sequenza ,un viaggio sola andata nell'inferno di una notte bastarda dopo la quale nulla sarà uguale a prima. La realtà viene usata come corpo contundente e la cinepresa come megafono:dopo un inizio tra pranzi, matrimoni, lezioni di criminologia e la… leggi tutto
La mia prima esperienza con il cinema di Mendoza, filippino, e, probabilmente, anche l'ultima. Nulla da dire sulla bravura "estetica" del regista, che dipinge una Manila notturna, nervosa, caotica, decadente, sporca e infernale, grazie all'abile utilizzo di una camera a mano che rende il tutto realistico, quasi iperreale. Tutto molto bello, ma finisce qui. Un film di corruzione e, in qualche… leggi tutto
Peping (Coco Martin) è uno studente di criminologia. Ha un bambino piccolo ed ha intenzione di sposarsi con Cecille (Mercedes Cabral). Ma gli servono soldi per tirare avanti e per questo accetta di lavorare con il suo amico Abyong (Jhong Hilario) nella riscossione del pizzo alle attività commerciali per conto della malavita di Manila. Un giorno Abyong gli propone di fare un lavoro…
La mia prima esperienza con il cinema di Mendoza, filippino, e, probabilmente, anche l'ultima. Nulla da dire sulla bravura "estetica" del regista, che dipinge una Manila notturna, nervosa, caotica, decadente, sporca e infernale, grazie all'abile utilizzo di una camera a mano che rende il tutto realistico, quasi iperreale. Tutto molto bello, ma finisce qui. Un film di corruzione e, in qualche…
“Ho creduto a tutto quello che ho visto …”, la frase di Quentin Tarantino rappresenta davvero bene uno degli aspetti salienti di questa opera di Mendoza, ovvero la capacità di raccontare una vicenda lugubre senza farsi trascinare sul versante voyeuristico (un Eli Roth avrebbe dato sicuramente fuori di matto con un soggetto del genere), aggiungendoci poi diverse sfumature che rendono tutto…
La crisi dell'industria cinematografica causata dalla pirateria informatica ha portato negli ultimi anni alla scelta (ma questo, naturalmente, non è l'unico motivo) da parte di produttori e distributori di realizzare…
Peping ha 20 anni, una favola sentimentale da raccontarsi, un figlio. Peping è uno studente all’Accademia di Polizia: ingenuo, bisognoso di denaro, desideroso di trasgressione. Per questo accetta una proposta che scopre poi indecente: partecipare a una missione fuori orario, fuori legge. Il rapimento, lo stupro, la tortura, l’uccisione di una prostituta. L’iperrealismo di Mendoza, in…
Il 6 maggio di un anno fa nasceva Alan Smithee. O meglio questo strano signore, di mestiere capro espiatorio di disastri, incidenti e prepotenze esercitate su artisti e creativi nel mondo del cinema, in vita gia' da un…
Kinatay è il resoconto di una notte di massacro(che è appunto il significato del titolo). Un film il cui intento è trasudare realismo a ogni sequenza ,un viaggio sola andata nell'inferno di una notte bastarda dopo la quale nulla sarà uguale a prima. La realtà viene usata come corpo contundente e la cinepresa come megafono:dopo un inizio tra pranzi, matrimoni, lezioni di criminologia e la…
Manila e l'orrore. Fosse solo storia di corruzione, di giovani allievi poliziotti che per arrotondare il magro stipendio offerto dalla scuola militare accettano di svolgere lavoretti di ordinaria corruzione per conto della malavita locale, non saremmo molto distanti dagli spiazzanti panorami del nostro devastato Mezzogiorno in stile Gomorra. Ma qui nel film del grande regista Brillante Mendoza…
Una città che potrebbe essere dovunque ed un giorno come tutti gli altri: il formicaio di persone che si riversa sulle strada senza un ordine apparente enfatizza la casualità di una storia che non sa di essere tale e per questo nasce e si sviluppa seguendo il flusso di quella moltitudine. La telecamera di Brillante Mendoza diventa una lente di ingrandimento che ci permette di…
Riporto in calce questa frase di Charles de Meaux, registra, produttore e co-fondatore della Anna Sanders Films, apparsa su "Le Monde" del 6 giugno, riguardo alle difficoltà di esportazione in certi paesi dei…
Inoltre: premio alla sceneggiatura per "Nuits d'ivresse printanniere (Spring Fever)" di Lou Ye e premio eccezionale della giuria (che vorrà mai dire?) "Les herbes folles" di Alain Resnais. Premesso che i film prima…
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