Regia di Jacques Audiard vedi scheda film
Film che ha parecchi ingredienti dei soliti a tema carcerario (fatta salva la componente sodomita, qui fortunatamente risparmiata allo spettatore) e vede il regista dirigere bene il buon cast a disposizione riservandosi qualche velleità artistica di poca efficacia ma comunque gradevole. C'è da chiedersi se fosse davvero necessario arrivare a sfiancare lo spettatore con più di due ore e mezzo di visione ma tutto sommato la risposta sembra positiva, sia perché il tempo comunque scorre bene e pesa poco, sia perché la trama effettivamente ha bisogno di parecchi passaggi, tutti necessari, per dispiegarsi al meglio ed arrivare comunque ad un finale tutto da gustare. Il tema centrale è probabilmente il razzismo e l'appartenenza ad un ceppo sociale ed il protagonista alla fine mostra tutta la potenza della componente rispetto e lo fa in maniera roboante e rischiosa, collocandosi al centro di traffici loschi ed interlacciati che si dividono tra il contrabbando di merci varie all'interno del carcere ed i rapporti di chi, da dentro lo stesso, cerca di continuare a gestire i propri affari esterni. Equilibri umani sempre oscillanti, giochi di potere tra luce ed oscurità, rantoli umani e di poesia che si affiacciano di tanto in tanto ed una storia che comunque avvince, fanno di questo film un gran bel prodotto di genere; per cui prendetevi 2 ore e mezzo di libertà e buona visione! Voto: 7,5.
Bella, decisamente.
Molto bravo.
Bravissimo.
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