Condannato a sei anni di prigione, Malik El Djebena, non sa leggere né scrivere. Ha diciotto anni, è solo al mondo e sembra molto più giovane e sperduto di tutti gli altri carcerati rinchiusi insieme a lui. Malik finisce presto per indurirsi e guadagnarsi il rispetto del gruppo di corsi che comanda all'interno del carcere. Ma altrettanto presto, grazie alla sua furbizia, riesce a tessere una sua rete di relazioni che sfugge al controllo dei corsi.
Note
Audiard, arrivato al quinto film (ma i primi due in Italia sono poco noti), padroneggia la tecnica senza esserne schiavo e guida con mano sicura un cast inesperto – fa eccezione l’ottimo Niels Arestrup, nel ruolo del boss còrso – alla messa in scena della (stra)ordinaria ascesa di un uomo, straniero tra due mondi che finisce per trascendere.
Film “carcerario” di Jacques Audiard, che impassibilmente racconta un percorso di devianza perfezionatosi proprio là dove la devianza del protagonista avrebbe dovuto essere contrastata.
“L’idea è uscire meno coglione di quando sei entrato”. La folgorante carriera criminale di un giovane dropout di origine araba cresciuto alla scuola carceraria della malavita.
Lancinante nelle immagini, ardente nelle performance, sferzante nelle struggenti sciagure. Una vera gemma da un regista francese che non sbaglia un colpo.
Parrebbe un vero ed autentico spaccato della parte della società che non conosciamo, se non dai giornali e del tutto parzialmente. Ottima pellicola anche se ricorda per certi versi altri film del genere.
Piccolo gioiello del cinema francese offerto da un grande regista che migliora di film in film.Si colloca al top delle pellicole carcerarie.Imperdibile.
Il difetto del film è la pretesa di avere una trama (c'è chi ne fa volontariamente a meno, ma allora il taglio è diverso). Il pregio: i bellissimi ricami; non ultimo, alla prima uscita dal carcere, il gorgheggio fuori orario di un usignolo…
Il pianeta carcere con i suoi abitanti e le sue regole. Un poco lunghetto ma di buona fattura. Meriterebbe le quattro stelle, se non fosse per la eccessiva tortuosità della trama.
Un film che timane nella mente e nel cuore all'uscita dalla sala.Si poteva togliere qualche minuto di troppo e sarebbe stato un capolavoro.Assolutamente da vedere. Attenzione, però, è un po' crudo.
Che Jacques Audiard abbia superato le prime due prove (Sulle mie labbra e Tutti i battiti del mio cuore), film sommessi quanto espressivamente ragguardevoli, come sembra a molti che su questo blog e in altri, dove si gareggia a portare sugli scudi il ‘capolavoro del decennio francese’, a me non pare. Che Un Prophete sia uno dei migliori film carcerari della storia del cinema,… leggi tutto
Audiard disegna l’universo carcerario come il microcosmo che meglio esemplifica le dinamiche che determinano i rapporti di potere all’interno della società: le inimicizie, le rivalità, le alleanze, gli scambi di favori sono i meccanismi regolatori di un sistema in cui l’inquadramento è inevitabile, perché ognuno deve stare dalla parte di qualcuno,… leggi tutto
Mi associo e faccio miei tutti i commenti di chi ha dato un'opinione negativa a questo film! E' un film sociologico sulle dinamiche di gruppo -criminali- all'interno di un carcere. Non è film interessante a meno che non si voglia sapere di più su quell'ambiente, che sarebbe meglio evitare. leggi tutto
Si chiama Malik (Tahar Rahim) quel protagonista, di cui sappiamo poco, se non che ha diciannove anni, che è un franco-marocchino senza genitori, senza istruzione e senza radici.
Parrebbero le ideali condizioni per approdare, alla prima occasione, al carcere, dove infatti lo troviamo – già all’inizio del film – condannato a sei anni di…
Ecco cos’è “Time”, creata e scritta da Jimmy McGovern (Priest, Liam, Accused, Common) e diretta da Lewis Arnold (Misfits, BroadChurch) per BBC: a metà del primo episodio di un’ora…
Il cinema carcerario è un genere che non conosce epoca, trasversale a tutti i periodi storici e a tutti i grandi generi classici della storia del cinema. Di tutte le classifiche che si possono stilare a…
Malik El Djebena,è un diciannovenne francese di origine magrebina,completamente analfabeta; dopo aver trascorso l'adolescenza tra riformatori e orfanotrofi, il ragazzo, ormai maggiorenne, viene arrestato, per tentata rapina e condannato a una detenzione di ben sei anni, in un vero carcere “lager”. L’impatto con quell’ambiente “giungla”, è…
In ordine di uscita i Film visti in questi ultimi mesi.
Serie TV concluse:
- 1a Incastrati;
- 1a Manhunt: Unabomber;
- 1a Ozark;
- 1a When they see us;
- 1a+2a+3a RIverdale;
- 2a Doc;
- 2a Guida astrologica per…
Gangster movie e film carcerario, con uno sguardo realista al mondo dell’immigrazione maghrebina in Francia, Il Profeta (2009), l’apice (per ora) del cinema di Jacques Audiard, svolge i fili di un plot trascinante che rivisita il topos cinematografico dell’ascesa criminale. Il diciannovenne franco-arabo Malik El Djebena, piccolo delinquente semianalfabeta vissuto in…
Uno dei migliori film sulla realtà carceraria, ma anche su come una carriera criminale possa prendere una direzione di redenzione piuttosto che di inizio (come nel caso del protagonista) di un'autentica scalata nelle gerarchie della malavita. Freddo e asciutto, senza troppi fronzoli, il film racconta l'ascesa di un piccolo criminale che, dopo aver subito ogni sorta di angherie dopo…
Una pellicola inutilmente lunga che racconta le dinamiche crude delle leggi non scritte della vita in carcere. Non ci ho trovato nulla di particolarmente imperdibile, sono dinamiche abbastanza note; è un film ben girato queso si, il capo della banda (eccellente) si porta dietro tanti altri bravi attori che danno una prova corale di livello. Insomma un film di genere, puro intrattenimento…
I FILM PER SMUOVERE LE COSCIENZE
La lista opinabile, naturalmente criticabile, faziosamente elencata, accuratamente progettata
Ci sono almeno tre “macro-aree” che possiamo…
Ciao a tutti, seguo "Film TV" fin dalla sua nascita, ma purtroppo non sono più in possesso di alcune annate (2008-2009-2010-2011-2012) di questa rivista. Vorrei recuperarle, c'è qualche lettore che abbia…
Sempre più spesso, i Paesi islamici ed anche le comunità di tradizioni islamiche presenti nei Paesi occidentali sono al centro dell'attenzione nei film che tutti noi abbiamo occasione di vedere al cinema.…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (23) vedi tutti
Film “carcerario” di Jacques Audiard, che impassibilmente racconta un percorso di devianza perfezionatosi proprio là dove la devianza del protagonista avrebbe dovuto essere contrastata.
leggi la recensione completa di laulillaBel dramma carcerario, intenso e brutale. Prova attoriale maiuscola
leggi la recensione completa di Furetto60“L’idea è uscire meno coglione di quando sei entrato”. La folgorante carriera criminale di un giovane dropout di origine araba cresciuto alla scuola carceraria della malavita.
leggi la recensione completa di RobertoMangiaficoLancinante nelle immagini, ardente nelle performance, sferzante nelle struggenti sciagure. Una vera gemma da un regista francese che non sbaglia un colpo.
commento di Stefano LGrande Regia per un gran Film, uno dei migliori sul genere carcerario. Estremamente realistico e coinvolgente dall'inizio alla fine. Voto 8
commento di SuperFioreNon è un capolavoro, ma solo un buon film di genere
leggi la recensione completa di siro17Parrebbe un vero ed autentico spaccato della parte della società che non conosciamo, se non dai giornali e del tutto parzialmente. Ottima pellicola anche se ricorda per certi versi altri film del genere.
commento di BradyEccellente sir
commento di sticazziPiccolo gioiello del cinema francese offerto da un grande regista che migliora di film in film.Si colloca al top delle pellicole carcerarie.Imperdibile.
commento di ezioIl difetto del film è la pretesa di avere una trama (c'è chi ne fa volontariamente a meno, ma allora il taglio è diverso). Il pregio: i bellissimi ricami; non ultimo, alla prima uscita dal carcere, il gorgheggio fuori orario di un usignolo…
commento di kahlzerVoto 7,5. [04.08.2012]
commento di PPho visto il film, poco prima dell'uscita. questa la mia recensione http://blog.estrogeni.net/recensioni/ascesa-agli-inferi
commento di DanyGIl pianeta carcere con i suoi abitanti e le sue regole. Un poco lunghetto ma di buona fattura. Meriterebbe le quattro stelle, se non fosse per la eccessiva tortuosità della trama.
commento di enandrePuro cinema
commento di PugnoVoto al Film : 8
commento di ripley77Film di grande potenza visionaria. i primi 20 minuti sono insostenibili e forte è la voglia di uscire dal cinema. Un film di devastante forza.
commento di pindoTeso, mai una caduta di tono.
commento di Ewanbello ,forse un po troppo lungo,ma ne vale la pena vederlo
commento di danandre67E' uno dei più belli fra i film carcerari degli ultimi tempi in una Francia multirazziale contrastante.
commento di HeikoVoto: 8,5
commento di BobtheHeatUn film che timane nella mente e nel cuore all'uscita dalla sala.Si poteva togliere qualche minuto di troppo e sarebbe stato un capolavoro.Assolutamente da vedere. Attenzione, però, è un po' crudo.
commento di divemasterChe dire? Bellissimo! (già me l'immagino fatto da un italiano o addirittura da uno statunitense che robaccia autoconsolatoria sarebbe venuta fuori…)
commento di StepanBildungspolar da brividi. Il capo d'opera di Audiard.
commento di joseba