Regia di Andrea Arnold vedi scheda film
“Fish tank” è una pellicola ispirata in grado di toccare corde profonde mescolando tante sensazioni, tra cui rabbia, insofferenza, ma anche speranza, seppur spesso illusoria, e passione.
E Andrea Arnold è assai brava nel riuscire a incastonare i momenti di intimità e riflessione, nei quali diventa tremendamente facile perdersi nella storia e nei personaggi stessi che sono poi il pilastro portante.
Mia (Katie Jarvis) è una quindicenne difficile, sboccata nel linguaggio, irritabile e violenta (già all’inizio esordisce con una testata sul naso di un’altra ragazza), sarà che in casa la madre si comporta come una ragazzina e che la sorellina minore è anche lei sulla brutta strada.
Un giorno irrompe nella loro vita Connor (Michael Fassbender), dapprima compagno della madre, di cui Mia s’invaghisce fin da subito.
Però Connor non è così limpido come sembra, e le delusioni, così come le prime difficili scelte di vita, sono dietro l’angolo.
Storia minimale, ma soprattutto orchestrata in maniera molto convincente, partendo dall’ambientazione nella periferia degradata (senza dimenticare il contrasto con il mondo vero e pulito di Connor, una lunghissima sequenza da seguire col fiato sospeso).
Ma soprattutto il film vive di momenti davvero notevoli, di piccole scene che irrompono a sorpresa in un panorama alquanto desolante (per citarne alcune, Mia che stringe forte Connor quando questo la prende in spalla, o sempre la ragazzina che avvicinata dall’uomo ne annusa profondamente l’essenza).
In più è anche un prodotto equilibrato, vibrante fin dalle prime battute, per lo più violente e scorbutiche, ma anche in grado di non perdersi lungo tutto il suo viaggio umano, regalando anche una seconda parte ricca di risvolti, fino ad arrivare ad un finale che sa, dopo le delusioni d’amore, ma anche di passioni (vedi l’audizione), di una nuova ostinata speranza.
Ottimo il personaggio di Mia (e Katie Jarvis mette in mostra una buona personalità), mentre Michael Fassbender è senza dubbio l’uomo giusto per scardinare la quotidianità di una famiglia composta da tre femmine.
Quindi direi che questo è un film da promuovere senza esitazioni, realizzato con passione, senza essere pretestuoso, ma soprattutto contraddistinto da tanta reale sincerità, tutte particolarità non così facili da riscontrare quando si assiste a storie giovanili con uno sfondo sociale complicato.
Davvero molto interessante.
Prova molto interessante, sia per l'equilibrio espositivo, che per la capacità di rendere deliziosi alcuni momenti.
Direi che per il ruolo era difficile trovare un attore più valido.
Decisamente affascinante.
Prova piuttosto convincente, per quanto il ruolo non sia certo molto simpatico.
Il personaggio è scritto, e condotto, molto bene, lei comunque è irresistibile.
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