Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
VOTO : 5,5.
Il cine cocomero ha avuto vita breve, dopo un esordio soddisfacente a livello di presenze al botteghino, questo "Un'estate ai caraibi" non ha riconquistato il pubblico ed il produttore (Medusa) ha velocemente abortito il nuovo "marchio".
In ogni caso, sempre considerando chi è il regista e la tipologia del prodotto, direi che si è fatto un passo avanti rispetto al precedente "Un'estate al mare" e rispetto a buona parte di questi films, alcuni proprio inguardabili, girati negli ultimi anni.
Qui cambia la struttura narrativa; niente più storie staccate e consecutive, ma un'alternanza costante tra le vicende dall'inizio alla fine; questa scelta funziona, perchè così si alternano maggiormente i momenti fiacchi a quelli più simpatici evitando periodi troppo lunghi senza risata alcuna.
Una variegata gamma di italiani sono in partenza per i Caraibi; c'è chi è in fuga dalla moglie (Biagio Izzo con Alena Seredova), chi accompagna, giocoforza, il suo datore di lavoro (Enrico Brignano e Maurizio Mattioli), chi spende i suoi ultimi averi in quanto ha due mesi di vita (Carlo Buccirosso), c'è chi è in fuga per dimenticare un amore finito male (Paolo Ruffini), c'è chi ha cominciato una nuova storia d'amore (Martina Stella), c'è chi deve recuperare un amico (Enrico Bertolino), c'è invece chi ai Caraibi ci vive proprio (Gigi Proietti) truffando, da buon italiano travasato all'estero, i ricchi turisti.
Tante piccole storie che, con una certa pochezza e qualunquismo, presentano i classici tratti negativi degli italiani che finiscono per acuirsi quando gli stessi sono in vacanza.
Bene ovviamente non ci si potevano aspettare approfondimenti di sorta (e nemmeno era il caso), ma probabilmente qualche risata di più sì (soprattutto la parte finale è un pò stanca).
Insomma alcuni momenti fanno sorridere (l'episodio con Brignano) o anche ridere (l'episodio con Carlo Buccirosso), altri sono davvero obsoleti (il gioco delle coppie Ruffini-Stella) e poco ispirati (Biagio Izzo), mentre altri sono simpatici grazie alla presenza di chi ci sa fare (Gigi Proietti).
Complessivamente meno peggio del previsto tra alti (non troppo alti) e bassi (alcuni anche abbastanza fragorosi ma nulla in confronto agli ultimi Boldi o De Sica), dove si punta molto di più sulla quantità (di presenze di attori/personaggi televisivi) che sulla qualità (che in pochi degli stessi possiedono).
Ma questo già si sapeva, in ogni caso poteva andare decisamente peggio.
VOTO : 5,5.
Meno cialtrone del solito ed anche più costruito (sempre in relazione al soggetto), uno dei film che gli sono riusciti meglio negli ultimi anni dove i disastri si stanno sommando uno di fila all'altro.
VOTO : 6.
Ruolo semplice ma anche abbastanza simpatico.
VOTO : 6++.
Ha le battute migliori, quindi fa ridere a sufficienza.
VOTO : 6+.
Più simpatico del previsto in un ruolo che fa, nel suo piccolo, tifare per lui.
VOTO : 5+.
Abbastanza pesantuccio e si ride poco.
VOTO : 5,5.
Piuttosto opaco con pochissime battute degne di questo nome a disposizione.
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