Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Veramente eccessivo e ingiustificato l’entusiasmo della critica, che ha dato 8 e 9 come piovesse. Ma dai! Mi riconosco con il grande pubblico, invece, e sarei per un 7 al massimo.
Film che racconta come Mussolini fosse bigamo, e avesse un’altra moglie e un figlio, oltre a essere sposato con Rachele (qua brevemente dipinta come una sciocca contadina). Provvederà a internare sia moglie che figlio, e a distruggere ogni documento sull’avvenuto matrimonio, per togliersi quello che per lui fu solo un grosso fastidio. Insomma Mussolini fu cattivo da subito. Lei, innamoratissima (lui per nulla) è una discreta Mezzogiorno, molto disponibile (spesso nuda) e non totalmente convincente (parere mio). Lui, il Mussolini giovinastro, è il super emergente Filippo Timi, credibile. La fattura del film dà l’idea di essere un gradino sopra una produzione televisiva, ma non tanto sopra. La storia avvince, perchè è in definitiva la nostra storia, ma il tutto rimane a un livello di “caruccio”, e non il mezzo capolavoro che ci viene millantato.
Il momento più bello sono gli spezzoni da Il monello, di Chaplin, quello sì un capolavoro assoluto della storia del cinema, altrochè. Pure una scena di comicità involontaria, all’inizio, quando sulle porte del giornale Avanti!, c’è scritto proprio “Avanti”.
Partecipò a Cannes, battuto da Il nastro bianco, che non ho visto.
bella, senza dubbio
Bravo è bravo, ma non è questo il suo migliore film
Bravetta, ma mica indimenticabile. I sorrisi ....mai un sorriso con gli occhi. Non mi ha convinto.
E' un pazzo, è un esagerato, perciò giusto per fare Mussolini, gli è venuto bene
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