Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
La storia di Ida Dalser da a Marco Bellocchio l'occasione di rifletteresugli anni piu' bui del novecento italiano e su alcune dinamiche e ipocrisie del potere costituito che sembrano sempre attuali.L'assolutismo"dell'uomo solo al comando",che nel film si insinua attraverso filmati d'epoca di Mussolini,e le forti tinte melodrammatiche della vicenda,sono saggiamente dosate in modo da non distogliere l'attenzione dalla vera sostanza del film:il dramma di una donna(la bravissima Giovanna Mezzogiorno) che chiede di essere creduta,che gli venga riconosciuta la legittima pretesa di avere un ruolo al fianco di Mussolini in virtu'del loro rapporto amoroso culminato in un matrimonio e nella nascita di un figlio:Benito Albino Mussolini.Ma si deve fare l'Italia per cui l'apologia imperante soffoca sul nascere le grida di dolore e rabbia insieme di Ida.Tutti diventono complici passivi,in un clima di ottuso conformismo,di una mistificazione della realta' (ma quante similitudini con l'Italia attuale) architettata per un bene superiore:la serenita' del Duce che poi era la serenita' di una nazione che voleva farsi impero.I fatti,cio'che prova l'accaduto e l'accaduto stesso,vengono cancellati dalla storia.Insieme ai loro protagonisti e unici testimoni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta