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Il nastro bianco

Regia di Michael Haneke vedi scheda film

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La recensione su Il nastro bianco

di mm40
6 stelle

I film di Haneke non brillano per chiarezza e linearità, e anche se questa volta il regista austriaco ha voluto mettere in scena una vicenda più compatta del solito, dalla narrazione consequenzialmente più logica ed apparentemente classica (c'è anche la voce fuoricampo del narratore, che sarebbe poi uno dei personaggi della storia), è assolutamente misterioso ciò che egli ci abbia voluto dire. Ma più che 'dire', forse il verbo giusto quando si parla di questo autore è 'trasmettere'. Psicologie forti, quelle dei suoi personaggi (Haneke è anche sceneggiatore), rapporti tesi e situazioni drammatiche di cui veniamo a tastare solo la superficie, rimanendo ignari del sottofondo di problematiche che prospera alle spalle della trama; un bianco e nero dal forte contrasto ci proietta così in uno spazio in cui tutto è decisamente nitido o cupo, in cui luce e ombra (bene e male) sono talmente ostentati da porci continuamente dubbi sulla loro reale essenza. Ed il dubbio è, in effetti, il vero protagonista di questa pellicola: su chi sia il vero colpevole dei vari misfatti accaduti, sulla natura dei rapporti fra i personaggi, ma anche il dubbio che l'eleganza formale (nella regia senz'altro, ma anche nel comportamento dei personaggi) nasconda sempre di proposito la parte più succulenta, morbosa della faccenda; il dubbio, infine, che sia sempre nell'aria qualcosa di sconvolgente e definitivo, proprio mentre è alle porte la prima guerra mondiale. Parallelamente al discorso del dubbio si snoda un senso dell'attesa che si fa via via più angosciante e claustrofobico, tutto materiale in cui Haneke sguazza da sempre con maestria. Musiche azzerate, non mancano i momenti morti, la visione è tutt'altro che facile. 7/10.

Sulla trama

In un paesino di campagna della Germania dei primi anni '10 del Novecento tutto scorre tranquillamente. Finchè un giorno il medico rimane ferito cadendo da cavallo a causa di una sottile corda tesa a pochi centimetri dal suolo; nel giro di breve tempo una bracciante muore mentre lavora, un fienile viene dato alle fiamme ed una serie di crimini rimangono impuniti: la comunità si inquieta.

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