Regia di Michael Haneke vedi scheda film
Un piccolo paesino tedesco preso a rappresentare l'intera Germania (e forse non soltanto la Germania). Un Barone e un pastore che raffigurano i poteri forti che dominano e assogettano le persone. Un medico misogino e perverso che simboleggia la scienza asservita al potente di turno, la scienza che può curare e far ammalare, che può creare e distruggere. I bambini, la nuova società, coloro che sosterranno e faranno parte del Terzo Reich, i colpevoli. Haneke mette in scena con lentezza e con precisione, affinché nulla passi inosservato, affinché nessuna delle sue affermazioni venga ignorata o sembri casuale. in questo film nulla è casuale. è un film pieno: di simboli, di significati, di dialoghi. nulla è scarno, tutto è talmente "pesante", talmente carico di significato da risultare claustrofobico. persino la neve, persino i frame immobili sul paesaggio sembrano raccontare un incubo, nel quale lo spettatore si cala piano piano. e a volte, persino, con una risata isterica.
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