Germania, qualche anno prima della Prima Guerra Mondiale. In un villaggio in campagna si susseguono sevizie, attentati, omicidi. Scoprirne i responsabili è difficile. O forse è solo un problema di coscienza.
Note
Film affascinante, implacabile, complesso. Bisognerebbe rileggere i saggi di Max Weber sul protestantesimo per avere un’idea ben chiara delle implicazioni religiose e culturali in atto. Anche così, comunque, un esempio di anti-narrazione squisitamente cinematografica: nessuna musica di fondo, bianco e nero che esaspera i “positivi” e i “negativi” (si veda la grandiosa scena dei bambini svegliati dal fuoco), finale sospeso e angosciante. Tra Murnau e Bergman, c’è Haneke. Palma d'Oro a Cannes 2009
Un mondo senza speranza, in cui il male è l’innocenza negata che diventa violenza, furia distruttrice, Erinni che sale dal sangue delle vittime e si abbatte sull’uomo.La notizia dell’attentato di Sarajevo e della morte dell’arciduca Francesco Ferdinando chiude il film.
Non venivano davvero dallo spazio i padri dei bambini dagli occhi di ghiaccio e presto qualcuno li avrebbe attratti fuori dalle loro tane per incendiare l'Europa.
Girato in b/n è la storia di una comunità chiusa nei rapporti di classe, nel senso del peccato, nella sessualità repressa. almeno 4 scene scioccanti. colpisce durissimo e non da, finalmente, risposte.
Bel film drammatico, crudo e allo stesso tempo narrato in modo eccellente. Anche se rimane troppo lungo e sorretto una fotografia in bianco e nero proprio per narrare la crudezza del tema. Non un capolavoro ma consigliata la visione
"È un progetto al quale stavo lavorando da oltre dieci anni. Il mio obiettivo principale era di presentare un gruppo di bambini ai quali vengono inculcati degli ideali considerati assoluti e il modo in cui li assimilano. Se si considera assoluto un principio o un ideale, che sia politico o religioso, questo perde umanità e porta al terrorismo. Avevo pensato, come titolo… leggi tutto
Germania, anno 1913. Mancano parecchi lustri all’ascesa hitleriana ma lo scenario de Il nastro bianco già induce qualcuno a parlare di pre-nazismo; è il caso di fermarsi, fare un passo indietro e scordare un attimo quella fetta di Storia per concentrarsi su ciò che il film narra e non gli eventi che precede. Questo villaggio sperduto non è una sconcertante… leggi tutto
"Das weisse Band", ossia il simbolo dell'innocenza, della purezza, che nelle età dell'uomo si incontra nei volti acquosi dei fanciulli. Occhi spersi nel grano argentato e un fragore di messi tutt'intorno, farebbero pensare al quadro bucolico di un salubre villaggio della campagna tedesca, ebbro di vita dura ma redditizia, pieno di cose spensierate, come lo è la giovinezza… leggi tutto
Il nastro bianco Austria, Germania, Francia, Italia 2009 la trama: La storia si dipana in un piccolo villaggio nella Germania del nord, tra il 1913 ed il 1914, poi arriverà la terribile prima guerra mondiale. Nei mesi precedenti lo scoppio del conflitto, la vita all’interno del villaggio è turbata da strani avvenimenti in apparenza senza logica e difficili da decifrare ed…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
Negli ultimi 50 anni c'è chi ha deciso di realizzare ancora film rigorosamente in bianco e nero.
Ma ha ancora senso?
Mero esercizio di stile?
Era necessario girarli così?…
E per celebrare questa giornata, questa sera mi riguardo "Aquarius" con la tostissima Sonia Braga: a mio avviso, uno dei personaggi femminili più belli visti al cinema (quando ancora si poteva) negli ultimi…
" Quando le ideologie si discostano dalle leggi eterne della morale e della pietà cristiana, che sono alla base della vita degli uomini, finiscono per…
Alla vigilia della prima guerra mondiale, la vita apparentemente tranquilla degli abitanti di un paesetto della Prussia Orientale era stata sconvolta da una serie di eventi inattesi, alcuni dei quali di efferata crudeltà, che avevano fatto emergere un’insofferenza profonda nei confronti del sistema di valori intorno ai quali la piccola comunità si era organizzata.…
Haneke dà vita a un'opera estremamente profonda, complessa e dall'alto valore espressivo. Ne Il nastro bianco vediamo un austero villaggio tedesco alla vigilia della Prima Guerra Mondiale; è un villaggio di gente tranquilla e serena, in cui le emozioni e i sentimenti appaiono però costantemente frenati e nascosti all'interno di una soffocante cappa di…
Un'accipitridica elica in picchiata: una caduta libera nel depositarsi del tempo.
Quasi tutto è dimenticato, svanito. Avvicinarsi è impossibile. E il poco che resta potrebbe portare fuori strada.…
In una piccola comunità agricola dominata da un austero barone iniziano ad accadere fatti inquietanti, morti improvvise ed atti criminali compiuti da mani sconosciute. Poco alla volta, emergeranno alcuni personaggi in tutto il loro squallore: il dottore cinico che molesta sua figlia; il pastore che impartisce ai suoi figli una educazione tanto rigida da sconfinare nella crudeltà.…
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Un villaggio protestante qualche anno prima della Grande Guerra, apparentemente isolato ma sicuramente un mondo a sé, chiuso, con una comunità di persone grigie, severe, corrucciate, con tanti bambini educati più che severamente. Il titolo originale accenna appunto con glaciale pomposità “Storia tedesca per bambini”. Michael Haneke non si scosta di un…
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Commenti (13) vedi tutti
Il nastro bianco, ovvero il fascino lugubre del male e dei suoi derivati, film duro, ma assolutamente da vedere.
leggi la recensione completa di claudio1959Palma d'oro a Cannes nel 2010
leggi la recensione completa di laulillaUn'opera estremamente profonda, complessa e dall'alto valore espressivo.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn mondo senza speranza, in cui il male è l’innocenza negata che diventa violenza, furia distruttrice, Erinni che sale dal sangue delle vittime e si abbatte sull’uomo.La notizia dell’attentato di Sarajevo e della morte dell’arciduca Francesco Ferdinando chiude il film.
leggi la recensione completa di yumeCos’è il nastro bianco? È l’emblema della punizione afflitta ai bimbi che sbagliano, è la condanna di color bianco in un mondo grigio scuro.
leggi la recensione completa di michemarDavvero un gran bel film!!! Voto 9.
commento di BradyNon venivano davvero dallo spazio i padri dei bambini dagli occhi di ghiaccio e presto qualcuno li avrebbe attratti fuori dalle loro tane per incendiare l'Europa.
commento di michelBellissimo, forse c'è ancora speranza per il cinema di oggi.
commento di ShoshannaLa corazzata Potemkin.
commento di pistarinoGirato in b/n è la storia di una comunità chiusa nei rapporti di classe, nel senso del peccato, nella sessualità repressa. almeno 4 scene scioccanti. colpisce durissimo e non da, finalmente, risposte.
commento di davide1971Un film complicato, a tratti crudele ed in definitiva indecifrabile. Troppo freddo per i miei gusti ma di qualità indubbia.
commento di EwanVoto al Film : 8
commento di ripley77Bel film drammatico, crudo e allo stesso tempo narrato in modo eccellente. Anche se rimane troppo lungo e sorretto una fotografia in bianco e nero proprio per narrare la crudezza del tema. Non un capolavoro ma consigliata la visione
commento di XANDER