Regia di Sylvester Stallone vedi scheda film
Il tributo, giusto e doveroso, ad un'epoca ormai tramontata di Hollywood: quella dei 'Last action heroes', parafrasando un titolo con protagonista Schwarzenegger. Se la cosa si ferma qui - e pareva destinata a farlo, speriamo sia così - perchè non applaudire l'operazione nostalgia di questo The expendables, peraltro pregna di un'autoironia che riconosce i limiti e stigmatizza i canoni del genere? Stallone, oltrettutto, come regista non è neppure male: finora aveva diretto solo una manciata di titoli, quasi sempre con sè stesso come protagonista (svariati Rocky) e già dal più recente John Rambo (2008) si poteva intuire che l'azione, vista da dietro la macchina da presa, non lo spaventava. E infatti questo film è un concentrato di adrenalina ad altissimi livelli che raramente stacca il pedale dal gas, basandosi essenzialmente - tanto per intenderci - sul crudo dualismo (già rivelatore dell'autoironia del lavoro) fra uccidere con un'arma da fuoco o uccidere con una lama. Il cattivone finale, manco a dirlo, sarà finito in entrambe le maniere contemporaneamente. Non è Tarantino, però: grottesco e surreale non fanno quasi per niente parte della storia; ad ogni modo la sceneggiatura dello stesso regista-protagonista e di Dave Callaham non può dirsi che funzionante, poichè le aspettative del pubblico vengono completamente rispettate. Oltre al cameo di Schwarzy e ad una particina per Bruce Willis, nel film ci sono Dolph Lundgren (che, come Ivan Drago, sfidò Stallone sul ring rappresentando l'epocale scontro fra Usa e Urss in piena guerra fredda), Jason Statham (sempre presente nei lavori d'azione di Guy Ritchie: Lock & stock, The snatch, Revolver), Mickey Rourke, Jet Li per il repertorio di arti marziali orientali, mentre con grande dispiacere del pubblico hanno rifiutato di partecipare, per vari motivi, altre superstar del calibro di Van Damme, Steven Seagal, Kurt Russell. 6/10.
Un manipolo di mercenari accetta di rovesciare una dittatura centramericana, nonostante il dittatore sia un vero duro, nonostante le defezioni nel manipolo, nonostante l'uomo che li paga per la missione sia piuttosto misterioso.
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