Regia di Guido Malatesta vedi scheda film
Maciste contro i cacciatori di teste è la pellicola di un mestierante dalle scarse capacità che ai tempi - come molti suoi simili - si dilettava nel film in costume antico con forzuto mitologico che porta pace e prosperità a suon di sganassoni e imprese muscoloidi assortite. Il peplum, appunto, che è un filone tutto italiano che ripercorre fra Storia e mito (la prima è quasi sempre pretestuosa, il secondo invece stradomina) le epiche imprese degli eroi del passato remoto; qui Maciste è interpretato da uno dei peggiori protagonisti di tutto quel florido periodo: Adriano Bellini, in arte Kirk Morris, dalla perenne espressione da pesce lesso, di certo poco aiutato da dialoghi e situazioni inverosimili quando non direttamente risibili. Con una sceneggiatura firmata dallo stesso Guido Malatesta e con un cast composto da volti pressochè anonimi (anche se non manca la particina riservata a Nello Pazzafini), la pellicola offre il solito menu dei 'sandaloni' (nome alternativo di questo tipo di film) e la regia trasandata, vuoi per carenza di idee o vuoi per carenza di mezzi, fa il resto; inevitabile il lieto fine. Un paio di anni più tardi Malatesta e Morris si reincontreranno sul set di Maciste il vendicatore dei Maya, delirante già dal titolo. 2/10.
Dopo che un'eruzione vulcanica ha devastato la sua terra, Maciste guida il suo popolo verso una nuova patria. Ma per raggiungerla dovrà combattere contro nemici terribili e agguerriti.
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