Documentario ambientalista e di denuncia che prende spunto dal Forum Mondiale Terra Madre, tenutosi a Torino nel 2006, per poi seguire nei luoghi d’origine alcuni dei protagonisti del Forum: dalle isole Svalbard (Nord della Novergia) per filmare l’inaugurazione della Banca Mondiale dei Semi, a Dehradun (regione Uttaranchal, Nord dell’India) per riprendere la raccolta del riso, nei pressi della Navdanya Farm, la fattoria di Vandana Shiva, dove sono custoditi i semi del riso tramandati di generazione in generazione sino a Quarto d’Altino, Comune di Roncade nel Veneto, dove racconta la storia di un contadino.
Note
Il documentario è «politico e preveggente», proprio come lo voleva il suo committente Petrini, e a volte dagli scranni un tantino declamatorio. Ogni tanto, in disparte, un volto noto, come tal Coppola, Francis Ford, che ascolta assorto e anonimo, pensando alle sue vigne in California e Basilicata. Co-produce la Cineteca di Bologna; collaborano un altro maestro di silenzi e gocce, Franco Piavoli, e Maurizio Zaccaro, che segue la filosofa dell’agricoltura della sussistenza e delle biodiversità Vandana Shiva tra le sue colture. Adriano Celentano, cresciuto con Olmi in una Milano che non esiste più, canta Un albero di trenta piani, ma sono le musiche di Bach a rendere ancora più straniante e assurda l’agonia della Terra.
Gli si possono perdonare certi didascalismi, certa monotonia e certa (nobile) retorica nella prima parte. Difetti, questi, pienamente riscattati da due e tre pagine di altissimo cinema olmiano. La conserva dei semi fra i ghiacci della Norvegia, accarezzata da una tenera filastrocca infantile; il racconto della vita di un'eremita friulano (gli interni della sua capanna,… leggi tutto
Nel 2008 a Torino si è tenuto il secondo summit internazionale denominato Terra Madre, fortissimamente voluto da Carlo Petrini, numero uno di Slow Food. In quell'occasione persone provenienti da ogni angolo del pianeta e con pedigree diversissimi - dai campesinos al mondo dell'equo e solidale - hanno ribadito l'urgenza di invertire le rotta suicida che l'umanità sta prendendo… leggi tutto
AGRO ELEMENTARE
“Terra madre” come il convegno da cui prende il nome passa in rassegna i principali movimenti in difesa dell’ambiente. Veniamo a conoscenza di progetti fantascientifici (il Fort Knox della bio-diversità) ma ci viene anche testimoniata la sopravvivenza (marginale, elitaria) di un atavico fare contadino. Ci sono correnti che si battono per favorire la… leggi tutto
Olmi non è Michael Moore (mi si scusi l'ovvietà: aggiungerei anche che l'Italia non è la Grecia e che la Spagna non è l'Argentina), nonostante che anche il primo abbia fatto la propria gavetta proprio nel cinema documentario. L'americano, però, sa come tenere desta l'attenzione dello spettatore, mentre Olmi, che ha fatto del legame dell'uomo con la Terra…
Nel 2008 a Torino si è tenuto il secondo summit internazionale denominato Terra Madre, fortissimamente voluto da Carlo Petrini, numero uno di Slow Food. In quell'occasione persone provenienti da ogni angolo del pianeta e con pedigree diversissimi - dai campesinos al mondo dell'equo e solidale - hanno ribadito l'urgenza di invertire le rotta suicida che l'umanità sta prendendo…
AGRO ELEMENTARE
“Terra madre” come il convegno da cui prende il nome passa in rassegna i principali movimenti in difesa dell’ambiente. Veniamo a conoscenza di progetti fantascientifici (il Fort Knox della bio-diversità) ma ci viene anche testimoniata la sopravvivenza (marginale, elitaria) di un atavico fare contadino. Ci sono correnti che si battono per favorire la…
Olmi ha sempre avuto un rapporto molto profondo con la natura e con la campagna, con la vita contadina; non sorprende affatto quindi questo documentario che si schiera apertamente a favore delle zone povere del mondo (contro le multinazionali, contro gli interessi delle nazioni industrializzate, contro le privatizzazioni dei beni naturali) e che ripercorre, con una serie di interventi parlati e…
Una virata in un terreno che sta molto a cuore ad Olmi da sempre, prima una carrellata sulla manifestazione e qui magari ci si affatica in maniera didascalica, anche se a tratti con argomentazioni che colpiscono al cuore. Un documentario con un cuore tutto rivolto alla natura e quanto viene trascurata. Ma la parte che mi è piaciuta di più è la vita quotidiana del contadino…
Gli si possono perdonare certi didascalismi, certa monotonia e certa (nobile) retorica nella prima parte. Difetti, questi, pienamente riscattati da due e tre pagine di altissimo cinema olmiano. La conserva dei semi fra i ghiacci della Norvegia, accarezzata da una tenera filastrocca infantile; il racconto della vita di un'eremita friulano (gli interni della sua capanna,…
Per voi ho solo anni di vetro. Ho versi di plasma e perdute diotrìe scioltesi a fissare altrui Soli, sciatte costellazioni di un volerfàre scongelato e dimenticato, trecentosedici occlusioni delle aorte…
L’Armonia primordiale è il rapporto, di reciproco rispetto e reciproca utilità, tra l’uomo e la natura: un principio di cui Ermanno Olmi cerca di recuperare il senso all’interno del mondo attuale. L’opera è un patchwork di filmati di cronaca e di spezzoni documentaristici, che si conclude con un lungo segmento silenzioso, dedicato ad una…
Una prima parte di approfondimento del problema, una seconda dedicata alle sensazioni visive. Bel documentario/film che racconta di 'incredibili' consessi mondiali più variopinti di un'olimpiade dove si discute di sostenibilità, di rispetto della diversità agro.alimentare, di difesa di fornte allo strapotere multinazionale. Poi una parte dedicata allo scorrere delle stagioni…
Questa taglist nasce dalla bella playlist dell'utente Momo Blues (ispirato da Tiresia) - cui vi rimandiamo - intitolata I giardini di Monet. Noi allarghiamo il tiro e pensiamo ai giardini nel cinema, soprattutto là…
Si parte dall’assunto di Vandana Shiva secondo cui il corpo obeso del bambino occidentale e lo scheletro di quello Africano sono il prodotto dello stesso sistema alimentare
Con l’aiuto di Zaccaro e di Piavoli il regista spiega i motivi del progetto di sensibilizzazione nei confronti della politica e dell’economia del cibo e l’importanza della tutela e del rispetto per il lavoro della…
Il regista bergamasco ci aveva avvertito: dopo Centochiodi si sarebbe dedicato ai documentari. Tuttavia questo lavoro su commissione, che in buona parte ritrae le attività della fondazione Terra Madre, non è un “documentario” puro, se ne esistono, sia per la presenza di inserti di fiction sia perché i “documenti” del film, sui temi del cibo e dell’alimentazione, sono filtrati…
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Commenti (2) vedi tutti
Ormai ne stiamo vedendo a bizzeffe di Documentari Ambientalisti e ci stanno scassando le Scatole ! voto.2.
commento di chribio1Che p---e!
commento di paosca