Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
L' inferno è una ragazza adolescente. E' su queste parole che si apre "Jennifer's body"; un film che, prima di qualsiasi altra cosa, è la seconda sceneggiatura per grande schermo di quella ex spogliarellista di nome Diablo Cody che qualche anno fa ci regalò quel piccolo gioiello intitolato "Juno". Ebbene, per dare a Cesare quel che è di Cesare, questo nuovo lavoro è un' autentica delusione su tutta la linea. Ma torniamo all' apertura : suddetta frase viene pronunciata da Amanda Seyfried all' interno di una cella e non è altro che il prologo di una storia che riguarda lei e la sua "best friend" Jennifer. Legate sin dall' infanzia nello scontato binomio timida ed imbranata/sexy e popolare, le due sono coinvolte nientemeno che in una vicenda di riti satanici, possessioni, cannibalismo ma anche ( e più semplicemente) d' invidia, sesso ed insicurezza. Per farla breve : dopo un incontro ravvicinato con un' ambigua band di pop-rock, Jennifer si ritrova posseduta da un demonio e condannata a nutrirsi di carne umana per sopravvivere. Adescando giovini sventolando le proprie grazie, la sex-bom indemoniata fa strage nella classica cittadina di provincia sino a quando non le passa sotto i denti anche il ragazzo della sua amichetta del cuore. Cosa possa succedere dopo è di facile intuizione. L' idea del teen-horror ben scritto m' intrigava assai ma il vero dramma è che, qui, è proprio la storia a venire meno. Karyn Kusama fa quello che deve fare e non si può dire che giri male ; carrellate e movimenti repentini di macchina sono funzionali così come montaggio e fotografia, si rifanno dignitosamente ai canoni standard del genere (quello più moderno). Ho letto da più parti rimandi a pellicole come "Le regole dell' attrazione" o "Schegge di follia" ma trattasi di un' esagerazione. "Jennifer's body" è un filmetto del tutto trascurabile che, nel tentativo di fare ironia su tutto un filone, risulta involontariamente ridicolo fra ammiccamenti vari, un erotismo praticamente inesistente e squallide battute su mestruazioni, sindrome da Hannah Montana, ansie da prestazione, diete dimagranti via lassativo e così via. Se possibile, ancor più deprimente è il quadro musicale che accompagna l' intera vicenda ; il ritratto finto "indie" che ne viene fuori è irritante, ignorante e senz' anima. Del cast va segnalata la prova discreta della Seyfried, una Megan Fox insanguinata ma poco convincente, uno svampito JK Simmons con parrucchino ed uncino ed un insopportabile Adam Brody nei panni del frontman dei Low Shoulder. Quest' ultimo, fra faccette, mossette e la presenza scenica di un lombrico, rende alla perfezione il vuoto di alcuni prodotti prettamente commerciali. Prendendo spunto da un paio di sequenze del film, il peggio non è non sapere chi è Phil Collins ma ammazzare una squinzia per diventare come i Maroon 5. Cazzo !!!! Ma si può ???? Per la cronaca, Jennifer's body è anche un brano delle Hole, omaggiate in colonna sonora con Violet che però non compare nella soundtrack ufficiale (e meno male).
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