Regia di Karyn Kusama vedi scheda film
Il teen-horror, sottogenere in voga in questa decade, è un genere che trova il suo apice commerciale nell'edulcoratissima serie di "Twilight", e ha prodotto diversi titoli di maggior successo in dvd o in televisione che nelle sale. "Jennifer's body",scritto dalla sceneggiatrice premio Oscar per "Juno" Diablo Cody e diretto dalla regista Karyn Kusama,ex indipendente che aveva suscitato degli entusiasmi anni fa con "Girlfight", giunto sugli schermi con un discreto battage pubblicitario per l'attenzione circa la splendida protagonista Megan Fox,una bellezza felina di evidente impatto, è un pasticcio mica da poco. Se l'intenzione era di fare un horror con carica parodistica, che smontasse gli archetipi del genere, il tocco snob della Cody e della Kusama rende algido il tutto:dialoghi forse ironici,ma in realtà sconcertanti, truculenza marcata e sangue a profusione a lordare le forme e le fattezze,quelle sì impressionanti, della Fox, e una recitazione collettiva da recita del doposcuola non fanno del film un cult. Scombinato nei processi narrativi,che per essere appunto un horror sono anche troppo tirati via, e per una commedia non presentano sufficiente humour, vive di un sensazionalismo bambinesco e greve, tra momenti in cui gli spettatori si guardano in volto stralunati nell'oscurità interrogando con gli occhi il vicino su quello che hanno appena visto e sentito, e battute demenziali buttate alla rinfusa ma senza far percepire davvero l'ironia. Valga per tutte quella in cui la demone Jennifer,passata da parte a parte da un'asta,dice "Avrei bisogno di un Tampax.", lasciando il pubblico nell'incertezza se mollare la visione o terminarla per inerzia.
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