Il giovane Bennie arriva a Buenos Aires in cerca del suo fratello maggiore, scomparso da oltre dieci anni. La loro famiglia è originaria dell'Italia, da dove era migrata in Argentina. Il successo del padre Carlo, direttore d'orchestra, li ha però poi portati a New York. Quando Bennie ritrova il fratello, è molto diverso da quello che si aspettava.
Note
Ardita opera sperimentale, pura grandezza del cinema, suo passato e futuro nel mix di bianco e nero elettrico, mélo che risuona di Powell e Pressburger e procede per scatole cinesi, disloca tempo e spazio nel racconto (vero) della famiglia Coppola emigrata in Argentina (falso). Un libero e severo omaggio al cinema, che segue, dice il regista, a una serie di film su commissione per rimettere in pari la Zoetrope (decisivo Dracula) e ridà a Coppola lo statuto di cineasta indipendente, il più giovane in circolazione.
E’ paragonabile a una lunga, sofferta seduta di autoanalisi, questo magnifico film (dove la forza terapeutica della ricognizione e dell’indagine conoscitiva, è tutta contenuta nelle affascinanti attrazioni avvolgenti delle immagini) che ha tempi, ritmi e pulsioni che rimandano direttamente ai miti della tragedia greca.
Un Coppola introspettivo e riflessivo, disarmante davanti alla forza dei sentimenti in un film non indimenticabile ma che comunque ha sicuramente più luci che ombre
Un giovanotto in uniforme da marinaio bussa alla porta di un appartamento di Buenos Aires. Gli apre una donna, lui dice di essere Benjamin, il fratello minore di Angelo. La nave su cui lavora è ferma per un guasto al porto di Buenos Aires. Miranda (questo il nome della donna) sembra felice di abbracciare il cognato anche se lo vede per la prima volta; lo accoglie calorosamente e lo ospita… leggi tutto
Due tra le opere più interessanti degli ultimi tempi sono accomunate dal fatto di essere state presentate al 62-esimo Festival di Cannes, ma soprattutto di essere state girate in bianco e nero. Una cifra stilistica che, se da una parte viene scelta per esaltare certi modi di ritrarre i personaggi e il contenuto delle storie grazie a una fotografia vivace e/o tagliente (quella de… leggi tutto
Tra i Segreti di famiglia della famiglia Coppola ci deve essere il nome del deus ex-machina che permette a papà Francis di continuare a girare film e a sua figlia Sofia addirittura di rastrellare premi, come è accaduto con Somewhere. Dopo l'inconcludente Un'altra giovinezza, il regista di pietre miliari come Il padrino, La conversazione e Apocalypse now ci riprova con una sorta… leggi tutto
Ho poco da dire per questa grande opera di F.F.Coppola. Forse la sua migliore negli anni duemila. La sperimentazione e narrazione raggiungono la sua quadratura piu efficace. Per quanto si sa quali sono i capolavori di Coppola super citati, questo rimane per me uno dei suoi grandi film, da vedere e rivedere per capire la grandezza registica di un regista epico. Un bianco e nero perfetto per un…
Una perla nascosta di un grande regista come Coppola. Ho trovato questo film eccelso, troppo sottovalutato, ripieno di concetti e dialoghi interessanti e con delle ottime prove attoriali. Colonna sonora funzionale ed una fotografia perfetta. Alcune scene rimangono impresse nella mente per la loro unicità. Senza dubbio uno dei migliori film del regista. La luce inganna signori. 8!
Il tocco del Maestro c'è ed è ben evidente anche in questo film del 2009 in cui Francis Ford Coppola si immerge nei meandri delle emozioni, ma non quelle forti e pirotecniche di "Apocalipse Now" o de "Il Padrino" ma piuttosto seguendo quel filone dei sentimenti che nel 2007 lo aveva riportato sulle scene, dopo dieci anni di inattività, con il poetico "Un'altra giovinezza".…
Francis Ford Coppola compie 80 anni e negli ultimi giorni si è fatto sentire annunciando il "Final Cut" di "Apocalypse Now" e, soprattutto, il ritorno all'ambizioso Progetto di "Megalopolis", che pareva…
Bennie Tetrocini (Alden Ehrenreich) arriva a Buonos Aires per incontrare il fratello maggiore Angelo (Vincent Gallo) che non vede da oltre dieci anni, da quando lasciò New York e la famiglia a causa delle insanabili incomprensioni con il padre, Carlo Tetrocini (Klaus Maria Brandauer), un direttore d’orchestra di fama mondiale. Nonostante la lunga assenza, Angelo è rimasto per…
Buenos Aires querida, ci sono mai stato? O forse è solo un mito personale ma si sa quanto i miti servano a leggere il presente e tirare avanti prima di tirare le cuoia.
ho visto il bar Sur ma anche la…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
Coppola si ripresenta dietro la macchina da presa in grande stile; dà una lezione di stile e si propone con un film e una storia che non sono assolutamente facili, nè da seguire, nè da comprendere, omaggiando il cinema stesso e il teatro, la famiglia e i rapporti tra le persone, facili e difficili che siano. E lo fa con una maestria che gli è propria, con il coraggio di chi non si è venduto…
VOTO : 7.
Devo dire che è stato molto bello ritrovare (o forse meglio dire, rivedere) un mostro sacro come Francis Ford Coppola così in forma che con questa opera torna a fare grande cinema, rimanendo libero dal sistema e raccontando una storia familiare rarefatta e conflittuale (e in questo il titolo italiano allude troppo alla svolta finale, molto meglio il laconico titolo originale…
Buenos Aires, il giovane Bennie ritrova il fratello Angie che ora si fa chiamare Tetro, e con lui vuole ricomporre un rapporto affettivo. Il racconto di Segreti di famiglia comprende riferimenti autobiografici, l'amore per la rappresentazione cinematografica, stilettate emotive ad elevata intensità, il dichiarato bisogno dell'arte per vivere, e non ultimo il melodramma del quotidiano. I colori…
Buon Compleanno anche a questa splendida figliola Spagnola che,seppur non molto conosciuta alle nostre latitudini,e' abbastanza nota all'estero oltre che nei paesi di lingua Spagnola. Quindi,buona lettura a todos.
Tra i Segreti di famiglia della famiglia Coppola ci deve essere il nome del deus ex-machina che permette a papà Francis di continuare a girare film e a sua figlia Sofia addirittura di rastrellare premi, come è accaduto con Somewhere. Dopo l'inconcludente Un'altra giovinezza, il regista di pietre miliari come Il padrino, La conversazione e Apocalypse now ci riprova con una sorta…
UNA FAMIGLIA IN PIÙ
Una famiglia promettente esplode nell'odio e nella psicosi a causa dell'ego smisurato un geniale direttore d'orchestra. Coppola lavora con finezza e in profondità sui personaggi usando da maestro immagini e parole. Dalla tensione a fior di pelle che attraversa il film sembra di poter dedurre un coinvolgimento autobiografico da parte dell'autore, ma non…
Nonostante la dilagante mediocrita’ ,almeno un pugno di film della stagione appena trascorsa meritano attenzione.Al primo posto (of course..) “Avatar”.La scienza incontra l’arte e nasce un Capolavoro.Cameron fa…
Due tra le opere più interessanti degli ultimi tempi sono accomunate dal fatto di essere state presentate al 62-esimo Festival di Cannes, ma soprattutto di essere state girate in bianco e nero. Una cifra stilistica che, se da una parte viene scelta per esaltare certi modi di ritrarre i personaggi e il contenuto delle storie grazie a una fotografia vivace e/o tagliente (quella de…
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Commenti (5) vedi tutti
E’ paragonabile a una lunga, sofferta seduta di autoanalisi, questo magnifico film (dove la forza terapeutica della ricognizione e dell’indagine conoscitiva, è tutta contenuta nelle affascinanti attrazioni avvolgenti delle immagini) che ha tempi, ritmi e pulsioni che rimandano direttamente ai miti della tragedia greca.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Un Coppola introspettivo e riflessivo, disarmante davanti alla forza dei sentimenti in un film non indimenticabile ma che comunque ha sicuramente più luci che ombre
leggi la recensione completa di galavernaVoto al Film : 9
commento di ripley77Ottimo concordo con filmtv.
commento di bond20sconclusionato. non capisco coloro che gridano al capolavoro. davvero? di una noia mortale.
commento di dielle