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La macchina ammazzacattivi

Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La macchina ammazzacattivi

di claudio1959
8 stelle

Geniale cinema sperimentale di Roberto Rossellini, una sarcastica “fotografia” del popolo italiano negli anni quaranta/ cinquanta ........ e come siamo ancora nel 2024.

scena

La macchina ammazzacattivi (1948): scena

Roberto Rossellini

La macchina ammazzacattivi (1948): Roberto Rossellini

scena

La macchina ammazzacattivi (1948): scena

Gennaro Pisano

La macchina ammazzacattivi (1948): Gennaro Pisano

La macchina ammazzacattivi Italia 1952 la trama: Il fotografo di un piccolo paese campano, Celestino Esposito incontra un pittoresco personaggio.... Il Diavolo probabilmente che lo dota di poteri paranormali. Con la sua macchina fotografica Celestino deciderà chi deve vivere e chi deve morire, fotografando le persone ritratte. La recensione: La macchina ammazzacattivi è un film diretto da Roberto Rossellini. È una commedia fantastica, con spassosi titoli di testa e di coda animati . Prodotto da Tevere Film e Universalia Film. Il film è stato girato interamente nella costiera amalfitana e in particolare ad Atrani, Amalfi e Maiori. Proprio quest'ultimo paese fu da Rossellini usato spesso come location nelle sue produzioni cinematografiche come Paisà, Viaggio in Italia e L'amore. Un Roberto Rossellini anomalo e finemente geniale ci regala una commedia fantastica e fantasmagorica, tutta basata su di un sano umorismo finemente sarcastico, ispirato da Eduardo De Filippo. Sogno, mistero e realtà si intersecano mirabilmente, ove l’impossibile e l’immaginario diventano reali, dove una comune macchina fotografica ha il potere di diventare una “macchina di morte”. Ed è così che come nelle favole gli umili, i poveri ed i diseredati ottengono giustizia ed il loro riscatto e quindi la loro giustizia. Una dark comedy diretta con lo stile di Rossellini, interpretata nella quasi totalità da attori dilettanti, presi dalla strada, non il meglio come recitazione, ma comunque il risultato lo raggiunge. Una storia funzionale, che non annoia e visionaria il giusto. Ottimo quindi l’esperimento di Rossellini in un genere non propriamente nelle sue corde, forse simpaticamente ingenuo, ma puro nello spirito e nella leggerezza. Una miscela neorealista e favolistica, che rappresenta un popolo italico ingannatore, questo è il simbolismo che ho colto, una critica alla società, in guanti gialli. Apparenza e finzione ed egoismi vari imperano. Una fotografia capace di mostrare la realtà di come siamo egoisti, vili e fondamentalmente disonesti nell’animo. Interpreti e personaggi Gennaro Pisano: Celestino Esposito Marilyn Buferd: ragazza americana William Tubbs: zio della ragazza Helen Tubbs: zia della ragazza Giovanni Amato Clara Bindi: Giulietta Del Bello Giacomo Furia: Romano Cuccurullo Joseph Falletta: Joe Pietro Carloni: il sindaco

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