Regia di Anne Fontaine vedi scheda film
Difficile immaginare un’altra interprete per portare sul grande schermo le esperienze giovanili di Gabrielle Bonheur Chanel, meglio nota come Coco. Audrey Tautou indossa i suoi abiti alla perfezione, con una classe che riporta alla memoria quella di un’altra Audrey, la Hepburn. Finissima, elegante, piena di stile e di grazia. Sono gli anni difficili del mito quelli che premono alla regista Anne Fontaine: dalla nascita in una famiglia di umili origini all’esperienza in orfanotrofio, gli anni della scoperta dell’amore, fino al successo, risultato di una personalità fuori dal comune. Coco avant Chanel punta dunque la macchina da presa sulla formazione di una leggenda, che ha vestito - prima fra tutti - il femminismo moderno. Se volete saperne di più sulla straordinaria esistenza della fashion designer più celebre al mondo, questo è il film che fa per voi. Se cercate però l’emozione, stenterete a trovarne. Il risultato è infatti preciso, sobrio, freddo. Sono algide regia, fotografia e recitazione. Dispiace, perché dentro questo rigido corpetto ci sono gli abiti creati da Chanel, morbidi e fluttuanti, la storia di Cenerentola e il ritratto di una donna eccezionalmente affermata e sola.
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