Regia di André De Toth vedi scheda film
Interessante filmetto, umile ma molto dignitoso, che tuttavia sulle prime mi ha lasciato un po' perplesso a causa della trama e della protagonista, o co-protagonista. Il tutto mi sembrava incoerente, o forse inconcludente. Poi ci ho pensato meglio, e non è così. Lo scopo del regista era proprio quello di mostrare l'incoerenza, la contradditorietà e il non senso di certi comportamenti femminili, che certo non sono propri di tutte le donne, ma di una parte sì. La ragazza prima fa di tutto per provocare le voglie dell'architetto. E' incredibilmente ingenua, o meglio sprovveduta e incosciente. Questi poi si lascia tentare, inizia a molestarla, e lei fugge via allibita e inorridita (verrebbe da dire: così impari a stuzzicare il can che dorme). Poi, quando va a convivere con la sua amica, le due filano d'amore e d'accordo, e dicono di volersi un bene enorme tanto a desiderare l'una la felicità dell'altra (tra cui un buon matrimonio) fino all'abnegazione di sé. Non appena però compare l'uomo appetibile (solo per il fisico, più per i soldi, o forse attraente proprio perché egoista e duro di cuore?) le due prendono a farsela sotto, a mentire spudoratamente e ad ostacolarsi a vicenda per papparsi il boccone. Ma c'è di più. La ragazza dell'inizio, buona ma anche ingenua fino alla colpa, rimane giustamente molto male quando lui fa certe esternazioni sulla dignità umana e sul valore dell'onestà. Lo pianta quindi su due piedi e se ne va sdegnata. Quando però lui si volge verso la sua amica, lei impazzisce di gelosia e tenta persino il suicidio. Salvata, giunge ad implorare il suo amore (?) come condizione perché voglia ancora vivere, dimenticando come per incanto le sue qualità negative che certo prima o poi avrebbe scontate.
Il tono è lieve, non enfatico o drammatico, però fluido e senza momenti morti. Il film, oltre a rivelare le doti di un regista semisconosciuto, è un esempio del cinema che fu, e di un mondo che non c'è più. Vale la pena vederlo se non altro per questa curiosità. Comunque, sulla scia delle mie note di prima, esso può essere interessante per fare riflessioni non banali sui comportamenti umani.
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