Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
Molto, troppo schematico e stilizzato; Sordi mette in scena un rapporto come tanti (tutti?), fatto di amore e ripicche, invidia e tenerezza, gioia e delusioni, insomma inquadrato nel più classico dei tiraemolla, ma senza andare mai a fondo nelle psicologie dei personaggi, costantemente mantenuti a livello di sagome. Sagome utili a pontificare sulla coppia, sul matrimonio, a lanciare messaggi nemmeno troppo nascosti di chiara impronta cattoperbenista. Peccato, soprattutto perchè la coppia formata con la Vitti è grandiosa, ma il prodotto rimane scialbo e privo di sensibili scosse fino al termine. Anche il malinconico finale con abbandono della moglie non è nulla di originale o inaspettato.
Marito e moglie innamoratissimi, apparentemente nulla può turbare la loro quiete. Eppure lei si è invaghita di un altro: lui va in escandescenze. I due uomini si conoscono, ma l'altro non è intenzionato a fare alcunchè con la donna. Fine delle scenate di gelosia per lui, inizio delle scenate di delusione per lei.
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