Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Esordio in solitaria di Lamberto Bava senza il babbo, ma Lamberto ahimé non è Mario, né mai lo sarà. Nemmeno con i successivi La casa con la scala nel buio e Demoni (forse l'horror-lavoro migliore), per non dire del resto: Una notte al cimitero, A cena col vampiro, ecc. Per carità, tutti film che mantengono un loro fascino da sottobosco horror anni '80, quell'atmosfera tipica del B-Movie se non dello Z-Movie, qualcuno portatore anche di idee carine, però... non sviluppate, buttate là alla rinfusa o sviluppate male (non è solo questione di low budget). Sceneggiature, dialoghi e interpretazioni erano quasi sempre da denuncia, e talvolta pure le colonne sonore. Macabro per quanto mi riguarda non è diverso. Poteva essere un buon episodio di quegli horror che tanto andavano di moda e che riunivano 3-4 registi del genere ma per un film intero, seppur entro i 90 minuti, secondo me proprio non ce n'è. La tensione latita parecchio e la storia (non) si regge sul nulla anche per un horror (e ci ho trovato anche un pizzico di cattivo gusto un poco squallido di troppo, pure per un horror il cui titolo lascia pochi dubbi quanto al contenuto). Tranne poi buttarci dentro un po' di tutto: morbosità, necrofilia, pazzia, gelosie madre-figlia che sfociano in omicidi (tale madre, tale figlia), pruriti sessuali e, per non farci mancare niente, simil morti viventi e il tutto pure '...da un fatto di cronaca realmente accaduto a New Orleans...'. Ma il troppo stroppia e comunque non nasconde la nullità della sceneggiatura (con buona pace dei fratelli Avati - La casa dalle finestre che ridono, Zeder, tutt'altra storia. Magari questo Macabro e gli altri di cui sopra vi si avvicinassero...). Bernice Stegers, l'attrice britannica protagonista, nello stesso anno la ritroviamo anche ne La città delle donne di Fellini e sempre nello stesso anno convola a giuste nozze col regista Mike Newell.
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