Parigi, metà del diciannovesimo secolo. Quattro giovani amici - il poeta Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard e il filosofo Colline - trascorrono una vita allegra, nonostante i pochi soldi. Si accontentano dell'arte, della gioventù e dell'amore. Ma sarà soprattutto attraverso questo - e attraverso le relazioni di Rodolfo e Marcello con Mimì e Musetta - che la vita presenterà il suo conto.
Note
Un omaggio a centocinquant’anni dalla nascita di Giacomo Puccini, più vicino alle fedeli messe in scena di Zeffirelli e Gallone che alle autoriali composizioni di Bergman e Losey. Basti pensare alla scelta di utilizzare due dei cantanti d’opera più famosi del momento: il tenore messicano Rolando Villazón e la soprano russa Anna Netrebko. Dornhelm (vent’anni fa regista-prodigio di Hollywood con Echo Park) calibra l’esuberanza dei gesti e l’enfasi delle espressioni, sovrappone linguaggi diversi e, seppure scarsamente inventivo, merita tutto il nostro rispetto.
Ipertrofica e deludente messa in scena della “Bohème”. Robert Dornhelm sarà stato (forse una volta) un talentoso uomo di cinema, ma a vederlo “all’opera” (sarebbe il caso di dire “giocando” sulle parole) con Puccini, non si direbbe proprio. Deprecabilmente “conforme” il risultato con la fissa del “grandeur” insomma (sfido io! Con tutti i soldi che gli hanno messo a… leggi tutto
Nuvole che corrono veloci, artisti squattrinati e i tetti di Parigi. Il regista Robert Dornhelm - nato in Romania, ma d’adozione austriaca - non è Baz Luhrmann, ma negli ultimi tempi quando si pensa all’opera lirica al cinema è difficile sfuggire a paragoni. Prende alla lettera La Bohème di Puccini, come il regista di Romeo+Giulietta fece con Shakespeare, sceglie un magma di colori e un… leggi tutto
superlativo : Puccini è un grande e la sua musica avvincente
Avrei preferito una trasposizione tradizionale...più fedele all'originale come presentato dall'autore. Ma la storia è sempre attuale soprattutto di questi tempi con
tanti problemi per i giuvani.
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Un percorso tematico dedicato alla lirica. Film tratti da opere liriche, opere liriche girate e sceneggiate come film, biografie, vite dei grandi compositori del passato. Dopo i musicarelli, un nuovo percorso dedicato…
Discreta versione cinematografica che ha i suoi pregi nell'aspetto tecnico dell'operazione, a livello visivo (regia diligente e capace, buona ambientazione) e a livello musicale (piacevole interpretazione). Resta tuttavia solo una diligente pellicola, senza particolari guizzi di originalità. 7
Nuvole che corrono veloci, artisti squattrinati e i tetti di Parigi. Il regista Robert Dornhelm - nato in Romania, ma d’adozione austriaca - non è Baz Luhrmann, ma negli ultimi tempi quando si pensa all’opera lirica al cinema è difficile sfuggire a paragoni. Prende alla lettera La Bohème di Puccini, come il regista di Romeo+Giulietta fece con Shakespeare, sceglie un magma di colori e un…
Ipertrofica e deludente messa in scena della “Bohème”. Robert Dornhelm sarà stato (forse una volta) un talentoso uomo di cinema, ma a vederlo “all’opera” (sarebbe il caso di dire “giocando” sulle parole) con Puccini, non si direbbe proprio. Deprecabilmente “conforme” il risultato con la fissa del “grandeur” insomma (sfido io! Con tutti i soldi che gli hanno messo a…
superlativo : Puccini è un grande e la sua musica avvincente
Avrei preferito una trasposizione tradizionale...più fedele all'originale come presentato dall'autore. Ma la storia è sempre attuale soprattutto di questi tempi con
tanti problemi per i giuvani.
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