Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
Bogdanovich omaggia la commedia hollywoodiana classica rifacendo Susanna di Hawks, con qualche modifica (lui non è più un paleontologo ma un musicologo) e una spruzzata di modernità che si concretizza soprattutto nei volti molto anni ’70 di O’Neal e della Streisand. Il risultato è viziato dallo stesso difetto dell’originale, cioè la sensazione di un girare a vuoto che alla lunga risulta fastidioso, nonostante il divertimento procurato da alcune singole gag (soprattutto la conclusione in tribunale). O’Neal prende amabilmente in giro il proprio personaggio di Love story, di due anni prima (lei “no, non dire che ti spiace: amore significa non dover mai dire mi spiace”; lui, dopo averci pensato un attimo, “è la frase più idiota che abbia mai sentito”).
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