Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
Il tentativo di rinverdire i fasti della comicità della Hollywood dei tempi d'oro, non solo quella del cinema muto alla torte in faccia, ma anche quella alla Billy Wilder e Blake Edwards (vedi tutta la parte iniziale del film con i diversi personaggi che entrano ed escono dalle stesse stanze d'albergo, scambiandosi le valigie) non si può dire del tutto riuscito da parte del più river o e nostalgico autore del cinema americano degli anni settanta, soprattutto a causa di una sceneggiatura (a firma dello stesso Bogdanovich, Robert Benton e Buck Henry) piuttosto ripetitiva e monotona, confusa e farraginosa, incapace di dare reale sostanza al personaggio della Streisand, che in più di un'occasione pare insopportabile e senza una vera ragione d'essere. Certo non mancano i momenti brillanti e assai ispirati come la cena in cui la Streisand si spaccia per la prima volta per Eunice, fidanzata vera e piuttosto noiosa del protagonista, il lungo e divertente inseguimento per le strade di San Francisco o il chiarimento, per così dire, di tutta la vicenda davanti a un giudice sui generis, che poi scopriremo essere il padre della protagonista, ma sembrano singoli ed isolati episodi inseriti in un contesto piuttosto svogliato e noiosetto, mai davvero trascinante e coinvolgente. Comunque funzionale e ben assortita la coppia Ryan O'Neal - Barbra Streisand.
Voto: 5 e mezzo.
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