Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
Ufficialmente è il rifacimento di “Susanna” di Hawks, in pratica però ne conserva solo il soggetto e i personaggi protagonisti. Per il resto Bogdanovich dà briglia sciolta al suo stile di comicità, fatto di scambi di valige, porte che si aprono e si chiudono, e inseguimenti. Non lo definirei un film geniale, ma certamente una pellicola che offre occasione per più di qualche bella risata (come l'inseguimento a San Francisco o il caos nella stanza d'albergo). La Streisand di concede solo una mezza cantatina di “As times goes by”, e devo rilevare che la sua figura migliore la fa stranamente col berretto con frontino e i capelli tirati su. Ryan O'Neal è impacciato e imbarazzato al punto giusto. Rispetto al film di Hawks il personaggio della fidanzata è molto più inappetibile, perché nell'originale era solo una seriosa e compassata paleontologa, che non voleva romanticismo col marito e bambini per non farsi distrarre dal lavoro, ma comunque carina. Il personaggio del dandy snob che viene alle feste risulta poco comprensibile, forse a motivo del fatto che quel tipo umano andava di moda allora e ora è completamente dimenticato.
In ogni caso siamo in presenza di un divertimento garbato e non volgare, quindi molto prezioso oggi.
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