Regia di Bruno Mattei vedi scheda film
Gli scenari fatiscenti, il gore artigianale e il ritmo energico seducono: ma la regia di Mattei è convenzionale quanto ambiziosa e finisce per atrofizzare parte della potenzialità del soggetto. C’è però una chirurgia mortuaria tutta macabra, tra ratti famelici in vena di riscatto e cadaveri umani in avanzata decomposizione. Il finale e il cast, poi, sono un composto di delirio, bellezza e insensatezza.
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