Regia di Stefano Incerti vedi scheda film
Un giornalista e il suo fotoreporter partono dall’Italia alla volta dell’Argentina. Siamo alla viglia dei Mondiali di Calcio del 1978 e il paese sudamericano vive momenti drammatici: la dittatura fascista ha sospeso le attività politiche e sindacali e proibito i giornali d’opposizione. Di fronte al mondo vorrebbe dare un’immagine della nazione trionfante (la squadra, con un giovanissimo Maradona in panchina, è la favorita d’obbligo...) e per evitare qualsiasi “sorpresa” non esita ad arrestare, torturare e uccidere migliaia di persone, non guardando in faccia nessuno, dai ragazzi ai preti, dalle donne agli anziani. In questa cornice, dove la Nazionale italiana si appresta a esordire contro la Francia, Maurizio conosce Ana (la splendida Florencia Raggi), una donna impegnata nella lotta clandestina contro Videla e il suo spaventoso governo. Tra i due nasce una rovente passione amorosa, destinata tuttavia a scontrarsi con le malvagità della Storia. Lodevole sul piano dell’impegno e della memoria (i ventenni di oggi cosa sanno di quei terribili momenti in cui sparirono circa 30 mila persone?), l’opera di Stefano Incerti ha il passo della fiction televisiva e non del robusto cinema di denuncia.
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