Regia di Federico Rizzo vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Federico Rizzo realizza questo piccolo film indipendente, con pochi mezzi a disposizione, un buon concentrato di fantasia per cercare di ovviare alle limitazioni (che comunque non si possono nascondere del tutto) e una storia che non presenta certo cose che ormai la persona media(mente attenta) non sappia già, ma comunque raccontandole con un buon brio e spregiudicatezza.
Gianfranco (un Angelo Pisani sorprendente) è un neo laureato in vulcanologia; ovviamente il suo indirizzo lo costringe a cercare lavori poco appaganti come quello che ottiene in un call center (dopo un doppio colloquio illustrativo di un mondo marcio).
Lavoro sottopagato, privo di soddisfazioni, che mina il pensiero e i rapporti extralavorativi (in questo caso mette in crisi il suo rapporto con la fidanzata), che costringe a fare un secondo lavoro, spesso degradante (come pulire casa ai filippini che vivono pulendo le case degli altri!).
Insomma tutto va a rotoli, rialzarsi è difficile, ma la vita, anche quando sembra andare tutto storto, può regalare inaspettate sorprese in grado di cambiarti le prospettive.
E diciamo pure che anche questo film, pur con tutti i distinguo del caso, una sorpresa lo è.
Pochi ambienti, e semplici, ripetuti, ma un buon lavoro nelle caratterizzazioni delle situazioni lavorative indegne che troppe persone giovani sono costrette a subire per arrivare a fine mese, sopravvivendo e non vivendo.
Così abbiamo il capo marpione e sfruttatore, i guardiani che controllano ogni movimento degli sventurati, ma anche incursioni fantasiose ed excursus fuori da questo mondo abbastanza simpatiche (come la scena del supermercato o della sala giochi).
Bravi e freschi gli attori protagonisti, mentre Rizzo propone una storia necessaria, ma anche un po’ stereotipata, riuscendo sostanzialmente bene soprattutto perché bravo a variare, mescolando l’amarezza reale ad un registro capace di sdrammatizzare spesso con battute efficaci e che chiude il cerchio con un raggio di sole tanto fugace ed istantaneo quanto caldo e rigenerante.
Nel complesso non un capolavoro, e nemmeno poteva esserlo, ma il classico film (ovviamente invisibile al cinema, in videoteca ed in tv, en plein!) genuino, giovane, per niente stupido che si merita almeno un minimo di considerazione.
Fotografia di Luca Bigazzi come sempre interessante (e che si nota parecchio in un film fatto con pochi denari).
VOTO : 6/7.
Per i mezzi limitati ha fatto un buon lavoro anche dal punto di vista estetico (grazie anche a Bigazzi) con alcune trovate niente male.
VOTO : 6/7.
Piacevole sorpresa, ha il volto giusto e riesce a manifestare con destrezza le sfumature del suo personaggio.
VOTO : 6.
Comparsata senza acuti.
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