Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Dopo un paio di film convincenti - 'Tutti giù per terra' e specialmente 'Dopo mezzanotte' - Davide Ferrario toppa con questo malriuscito mix tra film di denuncia e musical: qualunquista nei contenuti, dato che tanto la tematica carceraria quanto quella a sfondo religioso vengono esposte malamente e ancor peggio si amalgamano, imbarazzanti gli inserti ballati e cantati - sembrano estrapolati da un qualsiasi talent show della nostra (brutta) televisione - dialoghi al limite del ridicolo, del tipo ''perché il figlio di Dio ha avuto un biglietto di andata e ritorno e noi no?'', così come risibile la storiella sentimentale tra la regista interpretata in maniera incerta dalla pur bella Kasia Smutniak e il direttore del carcere (Fabio Troiano, l'unica nota lieta del cast).
La Littizzetto nelle 'vesti' di una suora è più antipatica del solito.
Voto: 5.
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